Lettera alla madre sulla felicità

Ho comperato questo libro incuriosito dal titolo, ma si è rivelato una vera delusione. Nel romanzo (ma è davvero autobiografico?!) più che altro secca la sequela di situazioni in cui, anche attraverso il rapporto con le donne, il protagonista ha modo di riflettere (poco) sul senso della felicità nella sua vita. L'idea delle lettere alla madre, con la paura di essere letto e di perdere la propria fanciullezza, sembra più che altro un futile espediente narrativo. Alla fine della lettura una domanda: perché l'ha scritto?