Lettera al mio giudice di Georges Simenon edito da Adelphi
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Lettera al mio giudice

Editore:

Adelphi

Collana:
Gli Adelphi
Edizione:
4
Traduttore:
Mazzone D.
Data di Pubblicazione:
9 aprile 2003
EAN:

9788845917691

ISBN:

884591769X

Pagine:
224
Disponibile anche in E-Book
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Trama Lettera al mio giudice

Una ragazza minuta, pallida, arrampicata su alti tacchi, nella vita di un uomo "senza ombra", la cui esistenza, così normale, si avvicina sempre più al confine con l'inesistenza. E quella donna è l'ombra stessa, qualcosa di oscuro e lancinante al di là di ogni ragione, che conduce tranquillamente alla morte.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 5 recensioni

Una vita normale non giustifica la folliaDi S. Paolo-19 luglio 2020

Un romanzo anomalo, questo di Simenon, dove la narrazione del fatto criminoso è affidato ad una lettera che l'omicida, già arrestato, giudicato e condannato, scrive al suo Giudice Istruttore, avendolo individuato per qualche motivo persona simile a sé stesso, e unica degna di una motivata spiegazione del suo gesto. E questa spiegazione giunge attraverso la narrazione della intera storia umana del colpevole, un professionista che per tutta la vita si è fatto condurre e dominare da fatti e persone a lui vicini, salvo poi trovare una improvvisa e inattesa realizzazione di sé tramite un amore fulmineo ed inaspettato. Il fatto è che questo amore è travolgente in senso assoluto, e tale da portare ad una tragedia che l'Autore, tramite le argomentazioni del protagonista, sembra purtroppo voler giustificare a sua volta, come sublimazione dell'amore stesso. Romanzo scritto in modo geniale, con una prosa avvincente nonostante la pericolosa forma scelta. Conclusioni però che lasciano interdetti e risultano inaccettabili, non tanto nella narrazione di eventi purtroppo attuali, ma per la parte che Simenon sceglie di svolgere, e cioè quella di difensore del criminale macchiatosi di inaccettabili plagio totale e conseguente femminicidio fatto implicitamente accettare alla vittima.

L'amore che uccideDi R. Lidia-25 aprile 2012

Non mi ha rapito, questo Simenon. Il protagonista, se all'inizio attira l'attenzione per questa decisione di raccontare al suo giudice le cause del suo atto, alla fine è risultato inquietante e noioso: un uomo che si è sempre lasciato esistere e dominare prima dalla madre, poi dalla prima moglie, e che in conclusione, quando trova l'amore "vero", vuol possederlo completamente. E uccide la donna amata affinché resti per sempre sua.

Lettera al mio giudiceDi C. Giuseppe-22 febbraio 2011

E' il primo libro di Simenon che leggo, in quanto non mi piacciono le saghe alla "Maigret", e devo ammettere di esserne stato catturato; "Lettera al mio giudice" è un romanzo vivido che ci permette di scoprire la psicologia alla base di quella che è una vera e propria relazione perversa di reciproca dipendenza tra due amanti che oltrepassa il confine che divide la realtà dal delirio.

Lettera al mio giudiceDi M. Tonia-20 ottobre 2010

Simenon è uno dei miei autori preferiti. In questo libro la particolarità sta nel fatto che l'autore segue in prima persona la mente del criminale. Consigliato.

imperdibileDi D. Paola-18 luglio 2010

imperdibile questo romanzo "atipico" di Simenon: una vicenda giudiziaria ma non la solita inchiesta del commissario Maigret. Lo stile di Simenon e' inconfondibile e coinvolgente, al solito!