La leggenda del cacciatore furioso e della caccia selvaggia
- Editore:
Edizioni dell'Orso
- Collana:
- Gli orsatti
- A cura di:
- S. M. Barillari
- Data di Pubblicazione:
- 1 dicembre 2001
- EAN:
9788876945496
- ISBN:
8876945490
Descrizione La leggenda del cacciatore furioso e della caccia selvaggia
Pur senza avanzare pretese di completezza o uniformità linguistica, tipologica o contestuale, e certo palesando inevitabili discontinuità cronologiche e geografiche nel vaglio delle fonti, la raccolta allestita da Karl Meisen fornisce un dossier nel complesso abbastanza esaustivo delle molteplici e varie estrinsecazioni leggendarie di un nucleo mitico che si dipana a partire dalla manifestazione periodica (ma non occasionale) di esseri provenienti dall'Altro Mondo. L'Appendice che correda la raccolta originaria propone ulteriori attestazioni relative all'‘esercito spettrale' nell'intento di incrementare il novero dei referenti testuali relativi a tale credenza in un'epoca — quella medievale — che segnò le tappe fondamentali tanto della definizione e/o rielaborazione di alcuni suoi elementi costitutivi, quanto della loro lettura in chiave di volta in volta mitica, metaforica, parenetica.
Recensioni degli utenti
La leggenda del cacciatore furioso -21 novembre 2010
Meritevolissima iniziativa, questa del gruppo di Filologia Romanza dell'Università di Genova. Si tratta della curatissima traduzione (giusto un paio di sgrammaticature in nota) della silloge del folklorista tedesco Karl Meisen, uscita nel 1935: un unico corposo volume con la quasi totalità delle fonti letterarie estrapolate (certo un limite da tenere bene in mente) sul mitologema della schiera spettraleesercito dei morticaccia selvaggia, tre differenti tipologie leggendarie strettamente intrecciate fra loro, disperse in un arco cronologico di considerevole ampiezza (andiamo dal V sec. A. C. Al XIX d. C. Con maggiori dubbi sui criteri di selezione delle attestazioni più antiche e recenti) . In realtà la silloge rimane lacunosa per quanto riguarda l'area iberica, italiana, anglosassone e norrena, focalizzata com'è sulla zona linguistica francese d'espressione d'oil (a causa della precocità evolutiva letteraria) . Tutte le traduzioni - testo originale a fronte - sono state riviste e, quando possibile, aggiornate (e integrate con eventuali note) . Apre il volume una bella quanto acuta introduzione della curatrice Barillari; chiude il volume un'ampia appendice di fonti medievali a intergrazione di quelle di Meisen, che colma alcune lacune tra cui la prima attestazione assoluta dell'esercito furioso, o quelle che vedono Hellequin ormai trasformato, in senso cortese, nel Dio d'Amore (De Amore di Cappellano, Lai du Trot) .