Legge e libertà. La filosofia dell'educazione in Edda Ducci di Andrea Muni edito da Limina Mentis

Legge e libertà. La filosofia dell'educazione in Edda Ducci

Collana:
Esprit
Data di Pubblicazione:
27 dicembre 2012
EAN:

9788895881911

ISBN:

8895881915

Pagine:
432
Formato:
rilegato
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Descrizione Legge e libertà. La filosofia dell'educazione in Edda Ducci

"Tra i pregi e i punti più importanti della ricerca direi che Andrea Muni è riuscito a entrare nella logica dell'ermeneutica della Ducci, nella comprensione del suo accostarsi e rapportarsi sia ai filosofi antichi menzionati, sia a filosofi medievali come s. Tommaso e Boezio, che a filosofi moderni e contemporanei come S. Kierkegaard, M. Buber, F. Ebner e C. Fabro. In merito di A. Muni, devo anche dire che poche volte ho trovato una tesi così ricca di spunti e di confronti critici, positivi e costruttivi. Inoltre, A. Muni fa leva della sua erudizione nel dimostrare con padronanza la conoscenza di filosofi di ogni tappa storica".

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5 di 5 su 1 recensione

Un libro originale e ben fattoDi D. Anna-9 gennaio 2013

A leggere il titolo, questo libro potrebbe sembrare solo uno dei tanti libri di pedagogia, altrimenti chiamata "filosofia dell'educazione". In realtà, non è solo questo: è anche un libro di filosofia tout court, che intende la filosofia dell'educazione non come un aspetto, un ambito o un settore della filosofia, ma come tutta la filosofia vista dalla prospettiva dell'educativo o dell'edificante, cioè di ciò che dà senso all'esistenza umana, ciò che può dare risposte alle domande esistenziali più profonde del cuore dell'uomo. Il "filosofare sull'educativo", quindi, è inteso come un filosofare su tutto ciò che di più importante ci può essere nella vita di ciascuno di noi, di ciascun "singolo", per usare una nota categoria kierkegaardiana molto cara a Edda Ducci (Arezzo 1929-Roma 2007), una delle più interessanti interpreti di Platone, Aristotele e Sofocle, ma anche di autori quali santa Caterina da Siena, san Tommaso d'Aquino, Kierkegaard, Ebner, Buber, Dostoevskij, Nietzsche, Pirandello, Pasolini. Uno dei principali pregi del libro consiste nell'essere il primo volume sul pensiero dell'Autrice, in parte anticipato da alcuni articoli che Andrea Muni aveva già pubblicato in questi ultimi anni. Altri meriti vanno riconosciuti all'Autore per serietà metodologica, rigore scientifico, chiarezza espositiva, precisione e puntualità in ogni parte del suo lavoro, che non si limita a prendere in esame tutte le pubblicazioni ducciane, ma anche tutti i testi commentati dalla Ducci, nel testo originale greco o tedesco, e la relativa letteratura critica. Il libro si presta di interesse per una pluralità di approcci differenti: può interessare l'antichista come lo studioso di femminismo e storia della donna come pure chi si occupa di filosofia contemporanea o di letterature novecentesche. Un libro che va al di là dei confini disciplinari della "filosofia dell'educazione" così come è comunemente intesa.