Il lamento del prepuzio
- Editore:
Guanda
- Collana:
- Le Fenici tascabili
- Traduttore:
- Caporello E.
- Data di Pubblicazione:
- 24 giugno 2010
- EAN:
9788860886507
- ISBN:
8860886503
- Pagine:
- 270
- Formato:
- brossura
Trama Il lamento del prepuzio
Cresciuto in una comunità ebrea ortodossa nello stato di New York, fra mille divieti e sotto la costante minaccia di un Dio vendicativo ed eternamente arrabbiato, Shalom Auslander ha fatto di tutto per affrancarsi da quell'ambiente e da quelle tradizioni, eppure si ritrova, anche da adulto felicemente sposato e in attesa di un figlio -, a lottare per scrollarsi di dosso la sua ossessione. Perché lui crede, e non può fare a meno di credere, in un Dio personale. E proprio questo è il suo problema: è convinto che Dio ce l'abbia "personalmente" con lui, che sia sempre pronto a rovinargli qualsiasi gioia e a rifilargli qualche fregatura. Con umorismo spietato e rabbia feroce, Auslander ripercorre le tappe di un percorso di formazione a ostacoli: le gare di benedizioni organizzate dai rabbini alle scuole elementari; le prime disastrose esperienze con le ragazze (reali e immaginarie); i due anni trascorsi in una scuola religiosa di Gerusalemme per adolescenti ebrei irrequieti; i mille traslochi insieme alla moglie da una zona all'altra di New York alla ricerca della loro personale Terra Promessa. Sempre disposto a negoziare con Dio e con i suoi "emissari", a barattare una trasgressione con la promessa di rigare dritto in futuro, Auslander cerca di stabilire con l'implacabile avversario una sorta di cessate il fuoco in vista della nascita di suo figlio, perché il bambino possa crescere sano e libero dai sensi di colpa.
Recensioni degli utenti
Il lamento del prepuzio-21 maggio 2012
Un libro che mette in discussione la religione ebraica ma che volendo possiamo estendere a tutte le fedi esistenti. L'autore ci mette davanti agli occhi la sua idea di un Dio che si accanisce con lui e diventa più che altro un impedimento nella sua vita. Uno sfogo quello dell'autore che a tratti ci fa sorridere e in altri momenti ci fa riflettere.