Lacrime di fuoco. Vincoli di sangue di Elena Bertoli, Dory Capuani edito da Gruppo Albatros Il Filo

Lacrime di fuoco. Vincoli di sangue

Collana:
Nuove voci
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2010
EAN:

9788856717488

ISBN:

8856717484

Pagine:
150
Formato:
brossura
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Trama Lacrime di fuoco. Vincoli di sangue

Innocenza, dolcezza, passione, perversione, terrore: quanti volti ha l'amore? Si potrebbe rispondere: "tanti quanti l'uomo ne può esprimere", perché pervade il nostro mondo, soprattutto dove la storia sembra nasconderlo. E proprio in una di queste parentesi prende il via Lacrime di fuoco, un romanzo che ci trascina nel delirio dell'attività inquisitoria di un tribunale ecclesiastico. Ambientazione inconsueta per il tema, ma solo a prima vista, perché ci accompagna in mezzo ai frammenti nesplicabili di uno specchio rotto, in cui l'amore si riverbera in tutta la sua contraddittorietà, confusa tra il delirio e la passione, la fede e l'onnipotenza, il peccato e la beatitudine. Attraverso gli eventi, siamo attirati in un baratro di follia che ci fa conoscere la figura ambigua dell'affascinante arcivescovo Tancredi Alberici, quella pura di Gabriele, suo fratello, e di tutti i personaggi che intersecano le vite nel loro cammino. Ci troviamo, così, di fronte ai tasselli di un mosaico che stenta a ricomporsi, vacillando tra senso e paradosso, in una nuova e spaventosa grammatica "dell'amare".

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 1 recensione

Non è facile commentare questo libroDi T. Alice Simone-15 novembre 2010

Ma sono felice che una delle mie prime recensioni vada a un libro di Dory. Beh, certo, anche di Elena... Ma soprattutto di Dory. Dory che, attraverso un concatenarsi di avvenimenti e coincidenze, è entrata nella mia vita. Insieme a un ristretto gruppo di persone a cui sono fortemente legata, a dispetto della lontananza e di tutto il resto. Il libro, nel suo complesso, mi è piaciuto davvero molto; nonostante alcuni refusi sparsi qua e là, malgrado il linguaggio "in linea" con l'epoca di ambientazione renda la lettura a volte un po' pesante, soprattutto in alcuni punti. E sono molto curiosa di vedere come le due autrici sapranno giostrare l'evolversi della storia nel seguito, per il quale spero non dovremo attendere troppo. Certo, forse alcuni particolari - necessari però alla storia - possono apparire forzati. Ad esempio, mi chiedo come abbiano potuto i conti Alberici nascondere le colpe del figlio maggiore, soprattutto considerando il suo "destino" di servitore di Dio. Eppure, queste "licenze poetiche" passano in secondo piano, rispetto a una trama comunque originale e ben delineata. Particolare, nonché molto "forte", è poi la descrizione del legame morboso che si instaura e si delinea in maniera sempre più esclusiva tra i due fratelli, fin dall'infanzia del più piccolo. Attendo, impaziente, di sapere come andrà a finire... E, intanto, incrocio le dita per la salvezza di Gabriele.