Nel labirinto degli dèi. Storie di mafia e di antimafia di Antonio Ingroia edito da Il Saggiatore

Nel labirinto degli dèi. Storie di mafia e di antimafia

Collana:
La cultura
Data di Pubblicazione:
18 novembre 2010
EAN:

9788842815747

ISBN:

8842815748

Pagine:
181
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione Nel labirinto degli dèi. Storie di mafia e di antimafia

Nel racconto d'apertura del volume Antonio Ingroia rievoca il suo primo giorno da magistrato, nella Procura di Marsala, sotto la giuda di Paolo Borsellino. "Entrai nel suo ufficio intimorito per il confronto con un giudice già così importante. Procuratore - esordii quasi balbettando - sono qui per il mio insediamento, quando crede che potrò iniziare a lavorare in questo ufficio? E lui: ma scusa, collega - disse con tono grave - ti sembro forse tanto vecchio da dovermi dare del lei? E giù una fragorosa risata che ruppe subito il ghiaccio e mi rivelò il volto umano di quello che per me era un uomo-mito..." L'incontro segnerà il destino professionale del giudice allora ragazzino, il suo impegno proseguirà nella sede di Palermo su posizioni sempre più risolute ed esposte nella lotta contro la mafia, e presto dovrà continuare senza le figure di riferimento di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino. Nel labirinto degli dèi è il racconto-testimonianza di uno dei più autorevoli magistrati antimafia italiani della sua scelta e della sua dedizione, esercitate nei luoghi in cui, per antica tradizione o per dannazione, lo scempio della giustizia e del diritto è condotto con più sistematica virulenza, con più corale partecipazione, fino a compenetrare le relazioni e persino la mentalità dell'intera società.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 5 recensioni

Lettura consigliataDi M. Sara-21 luglio 2012

Diversi aneddoti sia di Ingroia, sia di Falcone e Borsellino. Racconta la vita sotto scorta iniziata per lui giovanissimo, la lotta continua contro la mafia, gli avvertimenti di morte, interrogatori, sopralluoghi. Consigliatissimo!

Essere un magistratoDi l. rodrigo-6 maggio 2012

E' un saggio sull'essere un giudice antimafia a Palermo. Più che l'esito di particolari indagini, quindi, il libro descrive i sentimenti di chi ha scelto di passare l'esistenza al fronte. I rapporti con i giudici Falcone e Borsellino, la difficoltà di vivere la propria vita privata sempre sotto scorta. Alla fine ne esce un bel volume, nel quale Ingroia smette le vesti e i riti di pubblico ministero per raccontare le proprie naturali reazioni a vicende che fanno parte di un universo veramente ai confini.

Saggio dettagliatoDi S. Gioacchino-6 febbraio 2012

Il PM siciliano Antonio Ingroia porta con il suo libro le storie di mafia ai giorni nostri. Fornendo racconti dettagliati e spiegazioni complete, dove non mancano colpi di scena moderni, come quelli riguardanti Berlusconi, Dell'Utri e compagnia bella grazie ai quali riesce a farci capire che la mafia non è storia vecchia, che è tutt'ora presente persino nella politica. Tratta casi avvincenti come quello di Rita Atria nata in famiglia mafiosa, che vede portarsi via dalla mafia prima il padre e poi il fratello, dinanzi all'omertà dei familiari lei scappa e trova rifugio in Paolo Borsellino al quale è legata da un legame che si può definire paterno e quando tutto sembra andare per il meglio, lo zampino terribile della mafia agisce un'altra volta portandogli via il suo salvatore. Sono storie reali, documentate come le stragi di Via D'Amelio e quella di Capaci, assassinii come quelli di Peppino Impastato, colui che seppe ribellarsi e tentò di cambiare qualcosa nel cuore mafioso di una Sicilia corrotta. Assolutamente da leggere.

Un libro che va oltre il libroDi M. Massimiliano-17 luglio 2011

Sono racconti che fanno venire i brividi solo a leggerli, pensare a tutto quello che c'è dietro, alle persone coinvolte, alle vite spezzate, alle famiglie dilaniate, alle lotte continue per cercare giustizia... Beh... Non è facile esprimersi. In questo libro c'è un sacco di vita, vita venduta e vita rubata. Un libro che andrebbe letto da tutti.

Libro davvero toccanteDi z. manuela-12 aprile 2011

Questo non è il solito libro in cui si tenta di far comprendere al lettore cosa sia la mafia e quale sia il suo modus operandi, ma è un libro che parla della mafia attraverso i fatti, il modo di essere e di pensare dei mafiosi. Ma parla anche del lavoro svolto dalla giustizia per tentare di contrastare il fenomeno mafioso. Ingroia racconta di come, diventato magistrato, sia stato assegnato, durante il tirocinio di uditore giudiziario, a Giovanni Falcone, di come abbia osservato il modo di lavorare di questo giudice, di come, poi abbia lavorato al fianco di Borsellino, di come dal momento in cui conobbe i due giudici antimafia la sua vita sia cambiata per sempre. Racconta del periodo pre e post stragista, dello stato d'animo dei poliziotti della scorta, della sua vita di giudice ma anche di marito e padre vissuta con la costanza presenza dei militari a proteggerlo. Ingroia va oltre andare oltre i fatti storici che possono essere facilmente conosciuti attraverso una semplice ricerca, rendendo il lettore partecipe di emozioni, stati d'animo di uomini che si muovono nell'ambito dei fatti narrati, del quotidiano. Conferisce a Falcone e Borsellino la dimensione di uomini che fanno i giudici piuttosto che di giudici e basta. Falcone l'uomo riservato e taciturno, Borsellino che ha sempre la battuta pronta. Ne consiglio caldamente la lettura.