L' imprevedibile viaggio di Harold Fry di Rachel Joyce edito da Sperling & Kupfer

L' imprevedibile viaggio di Harold Fry

Collana:
Pickwick
Traduttore:
Bartocci M., Brovelli C.
Data di Pubblicazione:
2 settembre 2014
EAN:

9788868361952

ISBN:

8868361957

Pagine:
310
Formato:
brossura
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Trama L' imprevedibile viaggio di Harold Fry

Quando viene a sapere che una sua vecchia amica sta morendo in un paesino ai confini con la Scozia, Harold Fry, tranquillo pensionato inglese, esce di casa per spedirle una lettera. E invece, arrivato alla prima buca, spinto da un impulso improvviso, comincia a camminare. Forse perché ha con la sua amica un antico debito di riconoscenza, forse perché ultimamente la vita non è stata gentile con lui e con sua moglie Maureen, Harold cammina e cammina, incurante della stanchezza e delle scarpe troppo leggere. Ha deciso: finché lui camminerà, la sua amica continuerà a vivere. Inizia così per Harold un imprevedibile viaggio dal sud al nord dell'Inghilterra, ma anche dentro se stesso: mille chilometri di cammino e di incontri con tante persone, che Harold illuminerà con la sua saggezza e la forza del suo ottimismo. Harold Fry è - a suo modo - un eroe inconsapevole, proprio come Forrest Gump: un uomo speciale capace di insegnarci a credere che tutto è possibile, se lo vogliamo davvero.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 2 recensioni

Viaggio incredibileDi G. Federica-8 marzo 2014

Libro molto bello e molto introspettivo. Il viaggio fantastico che il protagonista intraprende per andare a trovare un'amica malata si mischia alla figura della moglie e al rapporto con il figlio. Il protagonista, poi, nel corso del romanzo incontrerà delle persone che gli daranno delle speranze, delle gioie e degli spunti di riflessione a volte anche amari. Un racconto molto introspettivo e psicologico di un personaggio che fino a quel momento era stato la solita persona comune di questa società. Nella storia si percepisce un grande sentimento e una grande forza di determinazione.

Pensionato in fugaDi F. Luisana-1 luglio 2013

Libro veloce da leggere anche se ricorda "A un cerbiatto somiglia il mio amore": anche lì chi cammina lo fa per "salvare" qualcuno e come sempre poi il viaggio si rivela un'avventura di incontri e di riflessioni su se stessi. In entrambi descrizioni della flora selvatica e dei vari espedienti per sopravvivere. Di mezzo c'è sempre il tema del dolore, di un dolore taciuto e martellante, stivato nel passato ma che riemerge durante il viaggio nel sé. Mi sono piaciuti i disegnini a inizio capitolo. Tuttavia il libro non convince completamente. Un pensionato che cambia la sua vita... Moooolto meglio lo svolgimento che del tema fa Paul Auster in "Follie di Brookin". Perchè qui, alla fine, tutto torna - quasi - come prima.