Jackson Pollock di Frank O'Hara edito da Abscondita

Jackson Pollock

Editore:

Abscondita

Collana:
Miniature
A cura di:
F. Rognoni
Traduttore:
Malaguti L.
Data di Pubblicazione:
3 dicembre 2013
EAN:

9788884164384

ISBN:

8884164389

Pagine:
86
Formato:
brossura
Argomenti:
Pittura e tecniche della pittura, Singoli artisti, monografie d'arte
Acquistabile con la

Descrizione Jackson Pollock

"Pubblicato nel 1959 nella collana "Great American Artists" dell'editore newyorkese George Braziller, "Jackson Pollock" di Frank O'Hara è la prima monografia dedicata al grande artista, tragicamente scomparso tre anni prima, e ne segue cronologicamente tutto lo sviluppo, dal rapporto giovanile col muralismo messicano, all'influenza del surrealismo, alle suggestioni mitologiche e totemiche dei dipinti dei primi anni Quaranta, alla pittura più propriamente astratta in cui Pollock trovò se stesso a partire dal '47, fino ai nuovi orizzonti intravisti nelle ultime opere, che sembrerebbero preludere a un nuovo figurativismo. Se da un punto di vista storico-critico il libro deve molto alle analisi di Clement Greenberg e di Harold Rosenberg nel descrivere i principi generali dell'Action Painting, per molti altri aspetti è un lavoro straordinario, ricco di pagine di una rara forza evocativa. O'Hara si colloca infatti, con piena consapevolezza, in quella grande tradizione del "poeta come critico d'arte" che va da Baudelaire a Walter Pater ad Apollinaire. Il discorso critico è qui visto non tanto come esegesi quanto come estensione del discorso poetico: nessuna teorizzazione, ben poca analisi tecnica, ma un finissimo esercizio del gusto, belle e talvolta rapsodiche descrizioni, e la capacità quasi infallibile di riconoscere la grandezza." (Francesco Rognoni)

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4 di 5 su 1 recensione

Jackson PollockDi r. andrea-9 ottobre 2010

nonostante il fastidio per l'inutile e sciatta postfazione della Pontiggia, che di solito è ben più attenta e acuta, continuo a credere che le vite degli artisti, dei grandi artisti, dico, siano tra le poche cose che meritino di essere conosciute a fondo, quelle poche cose che insegnino qualcosa sull'anima umana. ognuno può farsi una antologia personale, pescando tra lettere e interviste all'autore e a persone che lo hanno conosciuto. mi permetto solo di citare a memoria questo passaggio dalla testimonianza di Robert Motherwell, nelle ultime pagine, che secondo me coglie appieno la grandezza tragica dell'arte e dell'artista (in generale): "a dispetto del nome "Action Painting", che si rifà ad una mitologia americana, credo che Pollock sia stato fondamentalmente un "passivo" che, al costo di uno sforzo emotivo il cui solo pensiero mi lascia sgomento, passava ad una attività frenetica. Quando questa si sintonizzava con la sua sensibilità pittorica, diventava qualcosa di metafisico. Più di questo un artista non può fare. Coloro che vi riescono sono degli eroi, e Pollock era uno di questi."