L' Italiaccia senza pace. Misteri, amori e delitti del dopoguerra

Ritorniamo nell’Italia traumatizzata dalla Seconda Guerra Mondiale con "L'Italiaccia senza pace" dello scrittore e giornalista Giampaolo Pansa. Siamo di nuovo sui fatti che ispirarono il celebre Il sangue dei vinti, già portatore di polemiche. Pansa ritorna al clima di violenza e di sangue che seguì il 25 aprile 1945 da partigiani verso fascisti, presunti tali o antifascisti non comunisti. Il pretesto di giustiziare i colpevoli di crimini sia militari che civili si trasforma in una violenza di massa e in un astuto modo di approfittare della Liberazione per cercare la via di una prossima rivoluzione. Secondo quanto narrato da Pansa ne fecero le spese sia i fascisti che i personaggi accusati di essere spie o collaborazionisti. Con la ricerca di nuovo materiale e nuove preziose testimonianze il giornalista continua a narrare di un sanguinoso conflitto tra due fazioni, entrambe dilaniate dalla guerra, distrutte dagli anni di carestie e di omicidi. Ma allora perché continuò la scia di violenza? E che cosa c’entrano quegli anni ormai lontani con la nostra attualità? Giampaolo Pansa cerca il filo conduttore e la traccia che piano condurrà verso di noi e verso la politica italiana dei nostri giorni. Violenze, razzie, stupri ed omicidi giunsero a colpire anche chi è solo sospettato di qualche familiarità con i fascisti per poi allargarsi a colpire i piccoli industriali e i proprietari terrieri, i sacerdoti e i partigiani bianchi impegnati politicamente nella DC. Cosa ne è stata di quell’ira e di quell’Italia di sangue? Per Pansa c’è ancora, basta saperla vedere, nelle pieghe nascoste dell’attualità.