Italia de profundis di Giuseppe Genna edito da Minimum Fax
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Italia de profundis

Editore:

Minimum Fax

Collana:
Mini
Data di Pubblicazione:
30 ottobre 2014
EAN:

9788875215996

ISBN:

8875215995

Pagine:
326
Formato:
brossura
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Trama Italia de profundis

Giuseppe Genna porta qui agli estremi l'operazione chirurgica su se stesso e l'Italia. Convoca i lettori in una sorta di Stonehenge fatta di storie. Si formano sotto i nostri occhi episodi di un'autobiografia impazzita, rivelazioni plausibilmente autentiche di quanto il personaggio "Giuseppe Genna" ha vissuto: il drammatico ritrovamento del cadavere del padre, in un'atmosfera lynchiana, una tardiva autoiniziazione all'eroina, l'esplosione dell'iracondia in una forma che guarda alla scrittura di Burroughs e l'intervento attivo e criminale nell'eutanasia di un caso simile a quello di Piergiorgio Welby. Fino all'avventura surreale in una estate solitaria presso un villaggio turistico in Sicilia, dove le tessere di questo racconto scomposto trovano una soluzione che è esilarante fino all'inabissamento finale. Fiction reale o realtà finzionale, questo libro pretende e concede un atto d'amore assoluto, formulato come appello al lettore, affinché sia cancellato l'autore e si ascolti l'inquietante risata con cui Genna stesso e l'Italia vengono seppelliti.

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5 di 5 su 1 recensione

Italia De ProfundisDi V. Osvaldo-3 aprile 2011

Un'altra proposta (l'ennesima) del mio circolo di lettura. Ok, devo ammettere che mi è piaciuto moltissimo. L'unico appunto che posso fargli è che non mi esalta la scrittura. Per il resto sono entusiasta dell'uso del buon vecchio "flusso di coscienza" o come lo si vuole chiamare, che ormai è considerato un tratto retrò e antiquato e invece può essere fondamentale e dinamizzare una narrazione (con l'aggiunta di dialoghi... ). Non sono d'accordo su moltissime cose, e in molti casi non saprei spiegare il perché (al momento). Questo de profundis non è tanto all'Italia quanto all'umanità in genere (che però, purtroppo, mi trovo a constatare non sia mai stata popolare in ogni epoca e luogo); è un libro che fa pensare, che deve far pensare, che rende evidente come gran parte di coloro che circolano per strada non si sono mai posti domande fondamentali e fondative. Per quanto uno può essere in disaccordo, questo libro ha il coraggio di affrontare le domande, ha il coraggio di vivere con tutte le contraddizioni del personaggio Genna e anche quelle dello scrittore Genna. Dovrebbe portare a fronteggiare qualche mostro interiore o almeno a capire che ci sono, dovrebbe portare a vedere un fine in ciò che si fa che non sia il consumare e consumarsi, dovrebbe portare a capire come la morte sia normale e la tragedia sia vivere da zombie ecc. Per il resto le parti in cui si crea una identificazione mi sembrano imprescindibili, pena la mancanza di leggibilità.