Iran. Gnomi e giganti, paradossi e malintesi di Ebrahim Nabavi, Reza Abedini edito da Spirali

Iran. Gnomi e giganti, paradossi e malintesi

Editore:

Spirali

Collana:
L'alingua
Traduttore:
Ghiaei S.
Data di Pubblicazione:
23 Gennaio 2009
EAN:

9788877708465

ISBN:

8877708468

Pagine:
124
Formato:
brossura
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Descrizione Iran. Gnomi e giganti, paradossi e malintesi

Nabavi e Abedini sono due importanti rappresentanti della coscienza critica iraniana, autori di opere che svelano limiti, contraddizioni, falsità e soprusi del regime al potere. Il primo è un popolare giornalista e scrittore costretto alla censura, alla prigionia e all'esilio; il secondo è un innovativo docente di graphic design, dallo stile innovativo, sofisticato e evocativo, capace di veicolare messaggi di forte valenza. Tra tradizione e identità moderna, una coinvolgente finestra sulla cultura mediorientale e sulla questione iraniana.

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Iran. Gnomi e giganti, paradossi e malintesi Di L. Floriana-19 Febbraio 2009

Per Ebrahim Nabavi, giornalista satirico iraniano incarcerato nel 2000 con l'accusa di essere autore di pubblicazioni menzognere, offese contro i dirigenti politici e accuse infondate, il suo paese è soprattutto un paese 'strano'. Le sue opere svelano limiti, contraddizioni, falsità e soprusi del regime in carica. Illustrato dalla grafica tagliente di Reza Abedini, si tratta di un meraviglioso assortimento di aforismi di valore universale, di un libro che apre una finestra sulla cultura mediorientale e sulla questione iraniana. La fuga dei cervelli "Ha riso: l'hanno accusato di prendere in giro il regime e l'hanno picchiato. Era silenzioso: l'hanno accusato di ordire un complotto contro il governo. Ha condotto una vita allegra: l'hanno arrestato per immoralità. Ha inseguito la ricchezza: l'hanno accusato di corruzione. Ha inseguito il potere: l'hanno accusato di opposizione al governo. Ha pianto: l'hanno arrestato con l'accusa di disfattismo. Ha scritto: l'hanno arrestato con l'accusa di diffondere menzogne e d'insultare i leader. Non ha scritto: gli amici l'hanno accusato di complicità con il potere. Ha camminato: l'hanno picchiato con l'accusa di vagabondaggio. Si è seduto: l'hanno accusato di ostruire il passaggio. Alla fine un bel giorno, ha usato il cervello: è fuggito. La morale: uno dei motivi della fuga dei cervelli è l'uso del cervello".