Un' iperbole e mezza. Il mio cane è scemo, il mondo è crudele e io sonosconnessa più che mai

"Allie Brosh è una di noi. Una ragazza come tante, piena di paranoie e di assurdità. Con Un’iperbole e mezza la giovane scrittrice californiana esce nelle librerie con un libro che non è solo un libro e non è neppure solo una storia illustrata. Né diario, né fumetto, né romanzo, questa pubblicazione a parole e a disegni è tratta da un blog aperto nel 2010 in cui la ragazza confidava al mondo paure e sogni di una studentessa americana qualunque. Tra depressioni, stranezze, conformismi e voglia di differenziarsi la Brosh è diventata il mito di una generazione e ora si racconta con una scrittura suggestiva e pungente. I disegni e le parole che usa aggiungono profondità ad ogni pagina. Si ride persino fino alle lacrime in Un’iperbole e mezza perché la scrittrice descrive i suoi tentativi, spesso vani, di lotta contro la depressione, in modo esilarante. E un po’ tutti, tra piccole manie quotidiane e sogni mai raggiunti, potremo identificarci con questa nerd splendida e affascinante. Definito dal New York Times “miglior libro dell’anno” e “miglior libro humor” dal Library Journal, il romanzo illustrato di Allie Brosh ha trascinato negli Stati Uniti tantissimi adolescenti e giovani uomini e donne nelle librerie, pronti a vedere su carta il loro idolo: una blogger che racconta senza peli sulla lingua e con tanta ironia una malattia brutale e pericolosa come la depressione. Questo insegna che raccontarsi, nel bene e nel male, può fungere davvero da terapia, anche attraverso un sorriso.