Io fascista. 1945-1946. La testimonianza di un superstite di Giorgio Pisanò edito da Il Saggiatore

Io fascista. 1945-1946. La testimonianza di un superstite

Data di Pubblicazione:
12 novembre 2015
EAN:

9788842821748

ISBN:

8842821748

Pagine:
308
Formato:
brossura
Argomenti:
Storia del 20. Secolo dal 1900 al 2000, Fascismo e Nazismo
Acquistabile con la

Descrizione Io fascista. 1945-1946. La testimonianza di un superstite

L'8 settembre 1943 il generale Badoglio rende pubblico l'armistizio di Cassibile e insieme al re fugge da Roma per mettersi in salvo a Brindisi, sotto la protezione dell'esercito Alleato. Le armate tedesche approfittano del caos per occupare gran parte dei centri nevralgici del paese. Colto di sorpresa, il popolo italiano è allo sbando, privo di punti di riferimento. È l'inizio della guerra civile. Ottocentomila giovani decidono di difendere la Repubblica sociale italiana. "Io fascista" è la testimonianza di uno di loro. Giorgio Pisano, che militò nella Decima Mas e che ha sempre rivendicato con forza quelle scelte, ripercorre qui i giorni della guerra civile e della Rsi, così come i giorni successivi alla sua fine: dalla ritirata nel ridotto alpino valtellinese agli ultimi combattimenti della "colonna Vanna" che, circondata dalle forze partigiane, si arrende il 28 aprile 1945. Pisanò trascorre lunghi mesi di prigionia: dal carcere di Sondrio viene trasferito a San Vittore, e infine - accompagnato dal costante timore di un'esecuzione sommaria - al 370 POW, il gigantesco campo di detenzione inglese a Rimini. Chiuso in uno stanzone con altri quattrocento uomini, viene rilasciato soltanto il 7 novembre 1946, quando la guerra è finita ormai da più di un anno e mezzo. Grazie alle memorie, agli appunti, alle fotografie e alle lettere portate in salvo da Pisanò, "Io fascista" aiuta a far luce sulle ultime ore della Rsi.

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4 di 5 su 2 recensioni

Bello, ma propagandisticoDi M. Danilo Dante-22 febbraio 2012

Questa è l'autobiografia di un fascista, come l'autore si autodefinisce. La storia di un ragazzo di 19 anni che dopo l'8 settembre decise di combattere nelle fila della RSI arruolandosi volontario nell'esercito della Decima Mas. Il libro è scritto bene ed il ritmo è coinvolgente. Ma è scritto con molto rancore, perché racconta la visione di quel periodo, in maniera troppo faziosa, perdendo a volte un po' di obiettività e talvolta scadendo nel ridicolo (tipo i 700000 arruolati nella RSI, cifra poco credibile, per chi conosce un minimo quel periodo). Un po' propagandistico.

Un gran libroDi B. Massimiliano-14 marzo 2011

Un libro da leggere in una notte. Un libro, scritto da un personaggio che ha sempre pagato sulla sua pelle le proprie scelte controcorrente, e che riesce a ricreare situazioni, stati d'animo e sentimenti vissuti e provati un momento storico tragico per tutta l'Italia. Bellissimo.