Invito a una decapitazione di Vladimir Nabokov edito da Adelphi
Alta reperibilità

Invito a una decapitazione

Editore:

Adelphi

Edizione:
2
Traduttore:
Crepax M.
Data di Pubblicazione:
1 Settembre 2004
EAN:

9788845918476

ISBN:

8845918475

Pagine:
222
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Invito a una decapitazione

Il protagonista di questo romanzo, Cincinnatus C., ha un difetto: è opaco, nel senso che i suoi pensieri e le sue sensazioni non sono trasparenti agli occhi di coloro che lo circondano, perciò produce "un'impressione bizzarra, come di un ostacolo oscuro e solitario in un mondo di anime trasperenti le une alle altre". In quel mondo, che non è un paradiso, come gli altri sarebbero inclini a pensare, ma il suo beffardo capovolgimento, l'opacità non è solo un difetto, ma una grave colpa, forse la più grave: è segno che rivela la "turpitudine gnostica" del singolo. In quel mondo si viene condannati a morte non per ciò che si fa, ma per ciò che si è. Scritto nel 1934 a Berlino un romanzo chiaroveggente che ha per oggetto la società totalitaria.

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3 di 5 su 3 recensioni

Satira e riflessioneDi T. Fiorella-17 Febbraio 2017

Nabokov, in questo romanzo, riesce a ribaltare la realtà. Il protagonista, Cincinnatus, confonde la realtà con il ricordo e ciò porta il lettore a chiedersi, fino alla fine, se si stia parlando del reale o meno. La diversità che caratterizza questo personaggio può essere intesa come quell'unicità che rende l'uomo migliore della moltitudine a al contempo che lo porta alla solitudine esistenziale.

Condannato per opacità!Di C. Michele-23 Aprile 2012

Quando Nabokov prende la penna in mano sono di parte. Si lo so, sono fazioso e non mi vergogno ad ammetterlo. Ma Nabokov è l'unico che mi fa sentire la "musica" mentre leggo. Questo romanzo è assurdo è surreale, metafora di un mondo distopico e, a dire di molti, del mondo staliano e dei suoi processi. Cincinnatus viene condannato a morte per opacità, ovvero per mancanza di condivisione dei sentimenti altrui. Cincinnatus viene condannato solo perchè diverso. Tutto gli viene nascosto, persino il giorno della condanna o l'identita di M'sieur Pierre, suo compagno di cella. Nabokov si diverte a farci impazzire con personaggi che si muovono fra il reale e l'irreale. Il finale è apocalittico. Da applausi.

Tra Kafka e DostoevskijDi W. Lina-19 Aprile 2012

Il romanzo affascina per le situazioni surreali, i personaggi labirintici, e una trama piuttosto complessa. Tuttavia lo stile di Nabokov in questo racconto, benchè ricordi quello del più conosciuto "Lolita", risulta alla lunga di difficile comprensione, faticoso e un po' ingarbugliato. Lo apprezzeranno gli amanti delle atmosfere cupe.