Introduzione all'esistenzialismo

Un classico ormai della filosofia contemporanea, non solo italiana ma mondiale. Un saggio di rottura, che segue la Struttura dell'esistenza, dalla consumata e ormai logora filosofia idealistica italiana. Un saggio che poneva abbagnano accanto ai grandi nomi del novecento come Heidegger, Jaspers e Sarte. Al contrario di questi l'autore salernitano proverà una via positiva al problema dell'esistenza, creando cosi una filosofia del tutto originale e ancora da studiare. Un saggio consigliato.

Dopo La struttura dell'esistenza, Abbagnano scrive un altro nel precedente saggio, mette in contrapposizione i diversi tipi di filosofia dell'esistenza: da un parte quella negativa di Heidegger e Jaspers che si fermano all'angoscia del vivere e allo scacco che porta necessariamente la vita, dall'altro lo stesso abbagnano con il suo esistenzialismo positivo che permette all'uomo di impadronirsi nuovamente della sua vita grazie al mutuato concetto della possibilità. Un grande saggio che andrebbe ripreso dai filosofi e dai meno esperti del settore.

In un momento di crisi, come quello che stiamo vivendo, riprendere la "filosofia della crisi" di Abbagnano è quasi necessario. In realtà la sua filosofia dell'esistenza trova, nei limiti già presentati da Heidegger e da Jaspers, un nota "positiva" nella - possibilità della possibilità che rinnova i concetti dell'angoscia della vita e dello scacco dei due autori tedeschi. Questo secondo testo del grande Abbagnano è scritto in maniera egregia, con un linearità e una comprensione difficili da trovare in un filosofo italiano. Saggio consigliato a tutti