Insciallah
- Editore:
Rizzoli
- Collana:
- BUR Best BUR
- Data di Pubblicazione:
- 1 ottobre 2014
- EAN:
9788817077651
- ISBN:
8817077658
- Formato:
- brossura
Trama Insciallah
Nel 1990 Oriana Fallaci torna al romanzo con "Insciallah", un'opera corale che prende spunto dalla missione occidentale di pace a Beirut dopo i sanguinosi eventi del 1982. Una "piccola Iliade" che la stessa Fallaci racconta dando voce a uno dei protagonisti, il Professore, un militare appassionato di letteratura: La storia si svolge nell'arco di tre mesi, novanta giorni che vanno da una domenica di fine ottobre a una domenica di fine gennaio, s'apre coi cani di Beirut, prende l'avvio dalla duplice strage, segue il filo conduttore d'una equazione matematica, e per svilupparne la trama mi servo dell'amletico scudiero di Ulisse. Quello che cerca la formula della Vita". Immergendosi nel dramma dei combattimenti e dando voce alle vittime e alle figure spesso dimenticate - "i bambini che la guerra uccide, i lenoni che la guerra favorisce, i banditi che la guerra protegge" - la Fallaci ci offre un grande "atto d'amore per la Vita", che rifiuta la ferocia di qualsiasi conflitto e mette l'Uomo al centro del proprio destino. Prefazione di Gianni Riotta.
Recensioni degli utenti
Insciallah-28 febbraio 2012
E così sia. Un grande romanzo, una delle migliori opere della Fallaci. Il microcosmo di personaggi che la compone e le cui vite si intrecciano, con una guerra di una crudeltà inaudita a fare da sfondo inducono a profonde riflessioni sul senso della vita, sul male, sul dolore. Ambientato in Libano. Da leggere.
Insciallah-31 luglio 2011
Un romanzo vivo, a volte troppo, che ti lascia a bocca asciutta per le crudeltà descritte ma che ti insegna che l'amicizia resiste a tutto, che il futuro non è che una favola che vale la pena vivere poichè densa di imprevisti a volte belli a volte meno. La forza che si libera dalla penna della fallaci è quasi dis-umana.
Struggente-22 luglio 2011
La storia drammatica sospesa tra la vita e la morte di chi ha vissuto a Beirut nei giorni neri della sanguinosa faida tra cristiani e musulmani. Sullo sfondo degli orribili attentati ai contingenti americani e francesi si snodano le vite dei nostri soldati che si confondono con quelle degli abitanti locali.
Spietato, forte, reale!-24 gennaio 2011
Un romanzo sulla guerra e della guerra, senza vincitori né vinti, a mio parere. Forte, toccante, strappalacrime e pieno di spunti di riflessioni. Senza ombra di dubbio scritto da chi la guerra l'ha vissuta anche se da spettatrice per anni. A mio parere di livello superiore a "Un uomo"! Più leggo la signora Fallaci e più mi piace! Da leggere per chi ama i lunghi romanzi e non si spaventa del numero delle pagine!
Un romanzo d'attualità-27 dicembre 2010
Anche se sono trascorsi diversi anni, questo romanzo è ancora di grande attualità per via del tema della guerra che purtroppo rimane orribile in qualsiasi epoca e latitudine. Però dietro la crudeltà dei fatti raccontati si cela l'umanità di diversi protagonisti a dimostrazione che anche nei momenti più brutti ci può essere ancora spazio per sperare di vivere una vita diversa.
A Dio piacendo-10 novembre 2010
"Volevo raccontare gli uomini attraverso la guerra ...perchè niente li rivela quanto la guerra".Ci sono tutti: i militari, dal generale alla recluta, che combattono(sic) per la pace; le suore che combattono per la fede; le bande di guerriglieri e i falangisti che combattono per i loro interessi personali; le donne, i vecchi e i bambini che combattono per vivere un giorno di più. Tutti lottano, soffrono, odiano, amano, muoiono. Un affresco senza tempo dipinto con passione e realismo dove ognuno usa il suo linguaggio, il suo dialetto. La Fallaci mostra ciò che si è e non si dice, perchè non si vuole, perchè non si sa. "Perdona loro perchè non sanno quello che fanno. Lo sanno, lo sanno." Lo sappiamo.