L' innocenza di Tracy Chevalier edito da Neri Pozza
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L' innocenza

Editore:

Neri Pozza

Traduttore:
Ortelio M.
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2007
EAN:

9788854501775

ISBN:

8854501778

Pagine:
416
Formato:
brossura
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Trama L' innocenza

E' il 1792 a Londra, e il traffico è intenso in Hercules Buildings: ventidue case a schiera di mattoni con un piccolo giardino sul davanti e un pub a ciascuna estremità della strada. Nel trambusto di carrozze, cavalli e barrocci, grida di pescivendoli, venditori di scope e fiammiferi, lustrascarpe e calderai, Jem Kellaway, un ragazzo col viso allungato, gli occhi azzurri infossati e i capelli biondo-rossicci, trasporta all'interno del numero 12 una sedia Windsor dopo l'altra. È appena arrivato a Londra, coi genitori e sua sorella Maisie, dalla campagna del Dorsetshire. Thomas Kellaway, suo padre, ha afferrato un giorno tutti i suoi arnesi di lavoro, i cerchi di legno per curvare i braccioli e gli schienali delle sedie, i pezzi del tornio utili a rifinire le gambe, i saracchi, le accette, gli scalpelli e i succhielli, li ha caricati su un carro ed è partito per Londra con tutta la famiglia per lavorare come carpentiere nel celebre circo di Philip Astley.Astley li ha spediti al numero 12 degli Hercules Buildings, nell'abitazione di proprietà della signorina Pelham, la donna con indosso un abito giallo scolorito che ronza ora attorno alla casa e sbraita contro una ragazza dal viso impertinente e sveglio che è accorsa incuriosita: Maggie Butterfield, la figlia di Dick Butterfield, il vicino che ha osato vendere alla signorina Pelham falsi merletti delle Fiandre sfilacciatisi nel giro di pochi giorni.È il mese di marzo e il caldo e il rumore sono insopportabili. Jem esploderebbe certamente di rabbia e stanchezza se d'improvviso non calasse una strana pausa di silenzio sulla strada e la signorina Pelham non si zittisse e Maggie non smettesse di fissarlo. Seguendo il suo sguardo, il ragazzo scorge un uomo attraversare la via. Robusto, la faccia larga, la fronte spaziosa, gli occhi grigi e la carnagione pallida, vestito semplicemente, camicia bianca, brache, calze e giacca nere, e un bizzarro berretto in testa, un bonnet rouge, il copricapo con la coccarda blu, bianca e rossa della Rivoluzione francese. È uno degli abitanti più noti degli Hercules Buildings: William Blake, l'artista, il poeta che stampa "strani libretti" e inneggia alle idee che incendiano il paese dall'altra parte della Manica.Così comincia questo romanzo, che a ritmo incalzante conduce il lettore davanti a tutti i suoi temi: il segreto di Maggie, l'amore pericoloso di Maisie per John Astley, gli intrighi di Dick Butterfield, gli spettacoli maliardi del Circo Astley, le strade brulicanti della Londra di fine Settecento, con le sue miserie e il suo splendore, e la straordinaria figura di William Blake, l'autore dei Canti dell'innocenza e dell'esperienza, con le sue folgoranti, improvvise apparizioni. Come nella Ragazza con l'orecchino di perla, attraverso dei personaggi perfettamente delineati, Tracy Chevalier ci restituisce tutto il fascino di un'epoca.Ascolta l'incipit su RadioAlt ",""Tracy Chevalier impagina la sua storia di emozioni agganciandola... ad alcuni dei temi emergenti dell'epoca, ai quali la figura di Blake, come un filosofico deus ex machina, si incarica di dare un senso".Elisabetta Rasy "Chevalier replica brillantemente il suo gusto per l'affresco nel quale i personaggi si muovono". Claudio Gorlier "Ecco il magico tocco di Tracy Chevalier: evocare un'epoca intera attraverso lo sguardo particolare di personaggi perfettamente descritti".The New York Times "Tracy Chevalier dona il soffio della vita al romanzo storico". Independent

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 4 recensioni

L'innocenzaDi a. stefano-17 marzo 2012

Ho finito di leggerlo qualche giorno fa e anche a me è paiciuto. Diciamo che è un pò il romanzo che descrive il tardo settecento (il passato in generale) come un contemporaneo può vederlo ma la storia è interessante per la presenza di un personaggio storico realmente esistito, Blake. A mio parere un bel libro; vite che si incrociano tra di loro, scandite dal ritmo della frenetica Londra dell'Ottocento.

AffascinanteDi T. laura-2 dicembre 2010

Tra i miei preferiti tra i libri dell'autrice, nonostante il titolo lontano dall'originale (Burning Bright) , questo romanzo narra dell'inevitabile passaggio dall'innocenza alla maturità (esperienza) di alcuni ragazzini che si ritrovano vicini di casa con il famoso poeta inglese William Blake. Il titolo originale è infatti il primo verso della poesia di W. Blake "Tyger Tyger" preso dalle raccolte di poesie "Songs of Innocence" e "Songs of Experience". Tracy Chevalier, nella sua ricostruzione dei personaggi storici nella vita quotidiana ha reso, a mio parere, molto bene la figura del controverso poeta. Un libro molto piacevole da leggere e che fa riflettere molto sulla spesso troppo veloce e tragica fine dell'età dell'innocenza dei ragazzi, soprattutto nelle epoche del passato.

L'innocenzaDi L. Salvo-10 novembre 2010

Londra fine '700, la storia anche se tenera e un po' strampalata, ha poco spessore, la trama è incolore e monotona, priva di mordente e di vivacità, il personaggio di William Blake, che parecchio mi aveva incuriosito, appare in poche pagine e la sua figura viene delineata in maniera superficiale e approssimativa. Peccato!

L'innocenzaDi l. rodrigo-6 ottobre 2010

Incursione della Chevalier nel frequentato universo dell'adolescenza. E nell'Inghilterra di fine Settecento. Vive e suggestive le descrizioni della Londra dell'epoca, con annessi usi e costumi. Con la dignità del romanzo storico ci siamo; e ci siamo anche con le indubbie capacità narrative dell'Autrice. Il voto non alto ha due motivazioni: 1) il personaggio di William Blake è del tutto deludente; sembra sempre che stia per prodursi in chissà quale mirabolante azione rivoluzionaria, ma in realtà non esce mai dalla penombra; 2) è molto discutibile l'insegnamento che si ricava dalla vicenda; insegnamento che parla di assoluta impermeabilità tra ceti sociali, tra ricchi e poveri, tra contadini e cittadini. Sono sicuramente da preferire convincimenti contrari a questi.