Inferno. Scandaloso mistero di Marino Alberto Balducci edito da Mjm Editore

Inferno. Scandaloso mistero

Editore:

Mjm Editore

A cura di:
A. Metta
Illustratore:
Rindori M.
Data di Pubblicazione:
2011
EAN:

9788897463320

ISBN:

8897463320

Pagine:
780
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Trama Inferno. Scandaloso mistero

"Un episodio umano di integrale trasformazione in un altro da sé fino al totale dissolvimento nel tutto, nell'essere, nel vero". Mario Luzi con queste parole ha introdotto Balducci che ora percorre i labirinti della nostra coscienza e divulga segreti. In questo romanzo la visione infernale è rivissuta per riconoscere l'inganno maligno e rigenerarsi. Frutto di oltre quindici anni di ricerche storico-filosofiche, senza pregiudizi o mistificazioni quest'opera scritta per non specialisti traccia un percorso diretto nell'attualità sorprendente dei temi etici e spirituali danteschi. Senza dubbio il racconto è scandaloso, per il realismo osceno del linguaggio dei morti e per la rivelazione dell'idea dantesca d'inferno come un carcere aperto da cui, oltre il tempo, è anche possibile uscire. Il libro viene arricchito dal segno michelangiolesco di 155 illustrazioni originali di Marco Rindori.

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5 di 5 su 1 recensione

UN'EDUCATIVA DISCESA NEL MALE Di O. Anton Giulio-30 novembre 2011

La Divina Commedia, generalmente parlando, è come le ghiande dell'Arcadia' di cui tutti elogiano la nobiltà e che nessuno mangia. La Divina Commedia è certo un grande libro. Forse il libro più grande, almeno per noi occidentali, eppure poche volte letto, poche volte compreso e apprezzato nella sua interezza in tutta la sua sorprendente profondità d'investigazione morale e psicologica. Balducci in questo romanzo che non è altro che la prima parte di un progetto ambizioso che abbraccia tutto il Poema, prova a porre rimedio a quel graduale oblio dei contenuti completi dell'opera dantesca che, poco a poco, si è verificato nel tempo, a causa delle difficoltà linguistiche e della sempre più ampia distanza temporale che ci separa dall'epoca medievale e dai precisi riferimenti che ad essa il Poeta propone nel suo capolavoro. Questo libro ci offre infatti una libera versione in prosa musicalissima eppure moderna della prima cantica della Divina Commedia, e questa prosa si mostra al contempo poetica e interpretativa dei molti e occultati significati simbolici della Visione del male. Inferno. Scandaloso mistero non è uno dei tanti thriller sensazionalistici, poco probabili e superficiali che troppo spesso sono presentati sui giornali come eventi e casi letterari d'indubbio rilievo. Questo romanzo è davvero un lavoro serio. Lo è per la comprovata preparazione dell'autore dantista, lo è per la sua sensibilità di poeta, su cui Mario Luzi si è preso la briga di scrivere pubblicamente per indicarci quella onestà'che caratterizza Balducci: un'onestà che è sinonimo di libertà di pensiero e del coraggio di dire come le cose ci appaiono, senza dei veli o lusinghe o reticenze. Marino Alberto Balducci, come romanziere, è un esordiente (e non si direbbe) , ma non di certo lo è come poeta e tanto meno come critico letterario, apprezzato da italianisti americani come Pertile e Mazzotta, di Harvard e Yale, così come da intellettuali nazionali del presente e del passato che su di lui hanno scritto, da Giorgio Luti, a Sergio Moravia, a Giorgio Barberi-Squarotti. Quest'ultimo ne ha analizzato e indicato le "originali proposte di metodo e interpretazione" caratteristiche di quei suoi studi letterari che proprio all'arte ermeneutica, all'arte dell'interpretare il senso riposto dei libri, da sempre si sono rivolti. Balducci ha ereditato dalla madre Carla Rossi, allieva di Momigliano e Devoto a Firenze, cittadella delle lettere, il senso della letteratura come vita, come uno specchio dell'esistenza esteriore e della coscienza. E dunque, se la letteratura è vita, l'interprete è il suo traduttore. Il suo dovere dovere morale è di fare da guida ai molti lettori e di orientarli. Così Balducci in questo romanzo, si cala nei panni del pellegrino infernale e ne rivive le angosce e paure, mostra i paesaggi e i dannati più neri e ce li descrive. L'autore entra dentro le pieghe più oscure di questa nostra coscienza, incontra la Bestia e le passioni inconfessabili per ricordarci che il male non è infinito (perché esiste un solo infinito, ed è il Bene) e che la Bestia si può esorcizzare e che può inoltre darci la forza di muoverci fino alle stelle. Non ci si aspetti di certo un'opera noiosa, scritta per giovani secchioni o per dei vecchi eruditi. No, questo Inferno è qualcos'altro è certo ben'altro, anche se proprio non è ispirato al concetto imperante (purtroppo) del marketing editoriale che mira spesso soltanto al divertimento e al vuoto. Finalmente un libro per tutti che è scritto allo scopo di farci pensare e stimolare la discussione. Che dire?... Davvero ce n'era bisogno. Anton Giulio Orsini