Un indovino mi disse di Tiziano Terzani edito da TEA

Un indovino mi disse

Editore:

TEA

Collana:
I grandi
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2008
EAN:

9788850217120

ISBN:

8850217129

Pagine:
428
Formato:
brossura
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Descrizione Un indovino mi disse

Nel 1976 un indovino cinese avverte Tiziano Terzani, corrispondente dello "Spiegel" dall'Asia: "Attento. Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell'anno non volare mai". Nel 1992 Terzani si sente stanco, dubbioso sul senso del suo lavoro. Gli torna in mente quella profezia e la vede come un'occasione per guardare il mondo con occhi nuovi. Decide di non prendere aerei per un anno, senza rinunciare al suo mestiere. Il risultato di quell'esperienza è un libro che è insieme romanzo d'avventura, autobiografia, racconto di viaggio e reportage.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 10 recensioni

Un indovino mi disseDi m. carmelo-6 febbraio 2012

Mi era stato proposto di leggere qualcosa di diverso da un mio collega di lavoro ed ecco che mi sono imbattuto in un bellissimo libro di viaggi, avventura, storia. Tutto nasce da un indovino che li predice un grave incidente aereo in un determinato periodo, da qel giorno in poi si sposterà con tutti gli altri mezzi a disposizione naturalmente più lenti rispetto agli aerei ma questo gli permetterà di meglio osservare e riflettere sulla condizione di quella parte di mondo ed anche una riflessione sul nostro vivere moderno. Sembra quasi di essere con lui in quei posti. Magico. Un giorno mi piacerebbe visitare quei posti del est asiatico

Un indovino mi disseDi S. Giuseppe-28 agosto 2011

Sicuramente un libro impegnativo e che richiede ujn bel pò di tempo per esser letto! Non è per niente scorrevole, è scritto in modo complesso e poco elementare e non si divora certo in pochi giorni! Io non l'ho trovato neppure appassionante sinceramente... Un indovino prevede per Terzani un anno in cui dovrà fare aprticolarmente attenzione alla propria vita, ne andrà della sua sopravvivienza. Condizionato da questa previsione l'autore sceglie di cambiare un pò il suo modo di vivere e facendolo avrà modo di guardarsi intorno con occhi diversi e attenzione maggiore...

Viaggiare leggendoDi B. Silvia-3 agosto 2011

"Un indovino mi disse" è ha inizio da questa profezia, che l'autore riceve durante un suo viaggio in Asia, il suo racconto. Tiziano Terzani è un giornalista inviato speciale in Asia; per lavoro è costretto a molti spostamenti in aereo fino a quando un indovino lo allerta e gli suggerisce di non mettersi in viaggio perchè potrebbe essere vittima di un incidente aereo, inizia così un viaggio favoloso fatto di treni di mezzi di trasporto sgangherati nel cuore della gente, quella gente che difficilmente osserviamo dall'interno quando si viaggia per timore, per cultura, per pigrizia, un viaggio che Tiziano ci permette di fare leggendo, un viaggio che coglie le sfumature di tutti questi paesi asiatici ricchi di tradizioni millenarie e carichi di esotismo, un romanzo di vita: la sua vita che affascina e regala emozioni crude.

ImperdibileDi F. Sonia-13 aprile 2011

In una sua intervista disse: "Gli intellettuali rendono complicato ciò che è semplice, io ho sempre fatto il contrario, per cui non lo sono". Riesce a raccontare il suo 1993 con quella semplicità che conquista, tale da farti provare le sue stesse emozioni.

"Un indovino mi disse" Di H. Omar-4 aprile 2011

Ritengo che questo sia in assoluto il più bello tra tutti i libri di Terzani. In "Un Indovino mi disse" Terzani ci racconta il suo viaggio intorno all'Asia, ci porta a scoprire la Thailandia, la Cambogia, il Laos, la Cina e Singapore (l'isola dell'aria condizionata) in tutti i loro minimi dettagli. Un libro che ci insegna la storia e ci permette di riflettere. Se non fosse stato per quell'indovino di Hong Kong che un giorno gli disse che nel 1993 non doveva assolutamente prendere aerei suppongo che questo libro non sarebbe mai venuto in vita.

un indovino mi disseDi A. silvio-29 ottobre 2010

Nel 1976 un indovino di Hong Kong predice a Terzani, corrispondente dall'Asia per Der Spiegel, che nel 1993 correrà il rischio di morire in un incidente aereo, invitandolo di conseguenza a non volare nel corso di quell'anno fatidico. Tiziano decide di credere in questa predizione ed è proprio il 1993 che ci racconta in questo libro, a cavallo tra il reportage e l'autobiografia. Terzani attraversa moltissimi paesi asiatici - Laos, Thailandia, Cambogia, Birmania, Singapore etc. - spostandosi ogni volta in treno, in autobus o in nave. Viaggiando lontano dagli aeroporti, riservati soltanto ai turisti, Tiziano si ritrova a percorrere le strade della gente comune, riuscendo così a conoscere cose che di certo non avrebbe mai visto se si fosse spostato all'occidentale, in modo rapido e indolore. Terzani racconta il suo smarrimento di fronte all'occidentalizzazione dell'Oriente, come se l'unica via per il progresso fosse quella di cancellare le antiche culture orientali in nome di un modo di vivere consumista e spietato. Per riscoprire ciò che ancora non è stato contaminato da questa febbre dell'ovest, Tiziano consulta indovini e astrologi di ogni sorta, accorgendosi spesso di ricercare qualcosa nella propria vita che possa combaciare con le parole del presunto veggente. La maggior parte degli occidentali pensa che queste discipline siano del tutto infondate ma forse c'è una sapienza antica a cui i cittadini dei paesi industrializzati sembrano aver rinunciato da tempo. Questo ci rende forse più civili? Ci ho messo molti mesi a leggere questo libro e sono contenta che ne sia valsa la pena: non stiamo parlando di un romanzo, ma di un racconto di vita vissuta che va assunto a piccole dosi per essere apprezzato al meglio.