Incubo bianco

Ancora una volta viene alla ribalta in Italia uno scrittore svedese: Lars rambe. Il poliziotto da lui creato non è riuscito a risolvere un caso d'omicidio negli anni '60, ma un caso simile viene a galla dopo circa quarant'anni. Bel giallo e scrittura davvero piacevole e intrigante.

Ancora una volta la Svezia ci propone un autore di gialli molto bravo. Un omicidio accaduto quarant'anni prima è portato nuovamente alla luce da un giornalista. Attraverso le indagini si riuscirà a scoprire e arrestare finalmente l'assassino che gira ancora va a piede libero?

Una storia ricca di misteri e colpi di scena fino alla fine, molto ben scritta. Meriterebbe un punteggio più alto se non fosse che ci sono un pò troppi personaggi (tanti con lo stesso cognome) che molto spesso confondono il lettore.

Il filone svedese del thriller è inesauribile. Fredrik Gransjö è il giovane protagonista, un giornalista che per caso indaga su un omicidio avvenuto 40 anni prima; la sua indagine porterà a una nuova ondata di omicidi e violenze. Con abilità la narrazione passa dagli avvenimenti del presente a quelli del passato.

è un libro molto ben scritto, in un continuo alternarsi di due contesti temporali che si intrecciano sul fatto accaduto all'inizio della storia. fino alla fine il lettore rimarrà sempre nel dubbio di chi abbia commesso il duplice omicidio e perchè.

Il romanzo é ambientato nella città reale di Strangnas, pertanto la maggior parte dei luoghi (come afferma lo stesso autore all’inizio del romanzo) sono reali. L’autore é stato molto abile nel passare dalle vicende ambientate nel presente a quelle del passato e viceversa; non si limita a raccontare brevemente del duplice omicidio avvenuto tanti anni prima ma a raccontare l’intera indagine e le varie situazioni che si vennero a creare. Per un attimo mi é venuto in mente il telefilm Cold Case. E’ stato molto credibile nel raccontare l’organizzazione del corpo di polizia, della redazione del giornale e del manicomio. Anche la descrizione dei personaggi é realistica e accattivante. In realtà é solo il lettore ad avere la completa visione di ciò che sta accadendo perché molti personaggi non sono a conoscenza di ciò che hanno scoperto gli altri. L’unica pecca di questo romanzo é la quantità industriale di personaggi (per fortuna l’autore ne ha fatto una lista all’inizio del romanzo) e il fatto che il lettore si ritrovi a cambiare continuamente punto di vista (sia nelle vicende del presente che quelle del passato). E’ un romanzo con una suspance che cresce man mano che procede la storia e riesce a tenerti col fiato sospeso fino all’ultima pagina.