L' immortalità di Milan Kundera edito da Adelphi

L' immortalità

Editore:

Adelphi

Collana:
Gli Adelphi
Edizione:
9
Traduttore:
Mura A.
Data di Pubblicazione:
11 marzo 1993
EAN:

9788845909719

ISBN:

8845909719

Pagine:
366
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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3 di 5 su 6 recensioni

Kundera l'immortalita' Di b. nino-5 maggio 2021

Milan Kundera dà vita, nel 1993, a Limmortalità un libro difficile, quasi impossibile da inquadrare in un genere preciso. Un romanzo che si fonde con il saggio, unopera capace di catturare, di affascinare con le sue pagine abilmente costruite, che si svolgono seguendo quella combinazione inimitabile di ironia e amarezza, di malinconia e leggerezza. Kundera con ogni sua costruzione, con ogni suo intreccio, ci sussurra le verità più difficili che insinua sottilmente in noi, invitandoci alla riflessione e al pensiero. Partendo dal semplice gesto di un braccio sollevato elegantemente verso l'alto in segno di saluto, Kundera riesce a fissare e a catturare tutta la potenza, la profondità e limmortalità di un istante magico che non si piega a nessuna regola né di tempo né di spazio, dando vita al personaggio di Agnes, una donna sconosciuta che ci accompagna e ci fa entrare nella storia. La narrazione è come sempre divisa in sette parti, ossatura fondamentale della scrittura kunderiana.

Quanti spunti!Di b. simonetta-28 aprile 2012

Quest'opera è, insieme a "L'insostenibile leggerezza dell'essere", tra quelle che maggiormente ho apprezzato di Kundera. Più che una storia è un accostarsi di situazioni tra alcuni personaggi, un collage di riflessioni e divagazioni. Un libro che ho riaperto più volte per rileggere alcuni punti. Credo che ognuno vi troverà qualcosa, qualcosa di assolutamente personale, che lo colpisce. Nel mio caso sono rimasta intrigata dal tema del "caso" (che viene accennato anche nell'"Insostenibile leggerezza dell'essere": quante volte ci siamo domandati "e se non avessi fatto quel giorno quella cosa che mi ha portato a incontrare quella persona ecc. Ecc. Allora sarebbe stato tutto diverso ecc. Ecc. " L'affascinante ed eterno tema del "caso" che ci avvicina a cose e persone (e forse non del tutto casualmente, ma con una forza di attrazione individuale) mi avvince e mi smarrisce allo stesso tempo come se percorressi un labirinto...

L'immortalitàDi C. Silvano-18 marzo 2012

E' un libro sorprendente, con frasi dense, cariche di significati nascosti da assimilare poco alla volta. E' sicuramente da rileggere per cogliere appieno sfumature che altrimenti andrebbero perdute. La trama e l'intreccio sono molto avvincenti e le riflessioni dell'autore sono rare, a metà tra romanzo e saggio. Un libro che considero collegato a "L'insostenibile leggerezza dell'essere".

L'immortalitàDi C. Lisa-28 marzo 2011

E' molto difficile raccontare e parlare di questo romanzo. Forse proprio perchè questo non è un romanzo a tutti gli effetti. Come sempre Kundera si diverte a mescolare i generi, un po' saggio, un po' racconto un po' autobiografia con tanto di narrazione della scrittura di uno dei suoi libri. L'immortalità è dunque difficile, ma forse proprio qui sta la sua bellezza.

sopravvalutatoDi P. Francesco-23 ottobre 2010

Nell'ambito della deliziosa produzione di Kundera questo libro è (ingiustamente) celebre. La trama di fondo è (senza rivelare nulla) abbastanza coinvolgente ma di certo non all'altezza della profondità di "l'insostenibile leggerezza dell'essere" o de "la vita è altrove" né dell'ironia dei primi romanzi o del candore de "l'identità". Talora dà l'idea di essere un po'stucchevole, anche se merita comunque di essere letto da chi ha già letto altro di Kundera e l'ha amato. Non lo consiglierei come "approccio" al geniale scrittore ceco

L'incomprensione dei dettagli di una relazione.Di R. Ilaria-25 settembre 2010

Non lo si puo' raccontare benchè abbia una certa storia di fondo ma è come un libro di Joyce, senza capo ne coda, con molti spunti di riflessione intervallati da nozioni storiche, sentimentali e di vita che lasciano afferrare alla mente di chi legge oscuri e profondi significati e trascinandoti nei miasmi della morte per la conquista di una immortalità immota e irrazionale senza un fissicismo unico. Ambiguo e strano ma apprezzabile nel suo genere. Da provare!