Il bistrò dei libri e dei sogni

Nel cuore di Milano c'è un delizioso bistrò, con grandi librerie di legno da cui si affacciano centinaia di volumi e l'aria che profuma di torte. Il posto ideale per rilassarsi sorseggiando del tè o magari, con un calice di vino bianco in mano, chiacchierare, lavorare, e intanto lasciarsi consigliare romanzi, saggi, fumetti da Petra, la proprietaria: quarant'anni da un po' e una disordinata massa di capelli che porta con orgoglio. Ogni giovedì sera, nella luce soffusa del suo Bistrò dei Libri e dei Sogni, Petra ospita un corso di Scrittura Creativa. Con lei, Armando, medico in pensione novantenne, dall'animo frivolo e lo sguardo da bambino, appassionato di tip-tap; Blanche, boccoli in stile Shirley Temple, architetto mancato, di mestiere imbianchina e ideatrice di fiabe; Linda, domestica e babysitter dal sorriso cauto e lo sguardo saggio da divinità inca; e poi lui, Dylan Altieri, l'eccentrico e affascinante insegnante. Alto, dinoccolato, occhi azzurri, viso scarno e capelli folti, appena brizzolati, e l'aria di chi ha sempre occupato posti di comando e che ora ha scoperto la meraviglia di perdersi in un sorso di cioccolata calda, accoccolato in una poltroncina anni Venti di un bistrò. Cinque bizzarri quanto speciali protagonisti, ognuno alla ricerca del proprio sogno tra le pagine di un libro. Perché i libri, si sa, sono degli incredibili, splendidi, stupefacenti contenitori di sogni: i sogni di chi li scrive, e i sogni di chi li legge. Dopo il successo di "Cinquanta sbavature di Gigio", Rosella Calabrò ritorna con un libro ironico e veritiero, sfumato dall’arte della resilienza. "Il bistrò dei libri e dei sogni" è l’ultimo lavoro della blogger e scrittrice che ha trovato tra le pagine dei libri un conforto e un’amicizia introvabili altrove. Tra donne, amiche, matrigne, figliastre e figlie ci si confronta sui libri e ci si incontra in un bistrò una volta al mese per parlare di quello che si è letto e per affrontare temi a volte drammatici, a volte lievi. Di rigore però è la voglia di costruire, di crescere tutte insieme, evitando la lamentela inutile e poco costruttiva. In questo bistrò di Milano, Calabrò e le affiliate del Club delle matrigne si trovano tutte insieme tra donne che desiderano ricominciare e riconsiderare la loro vita. Il ruolo di chi è matrigna, poco riconosciuto e valorizzato dalla società, trova qui però un posto speciale, tutto da osservare e da sottolineare. Con la consueta capacità di fare autoironia, Rossella Calabrò invita tutti a ridere delle sventure perché aiuta nelle difficoltà e poi bisogna metterci la pazienza e la fortuna. Ma un buon libro e un aperitivo forse salverà tutti in questo bistrò di anime che pensavano di essere sole e sperdute e che invece qui si confrontano una con l’altra a viso e a cuore aperto. "Il bistrò dei libri e dei sogni" di Rossella Calabrò è proprio il racconto di questa bella avventura, considerata un piccolo gioiello di esistenza.