Ho sentito Aldo Moro che piangeva di Edmond Dantès edito da Imprimatur

Ho sentito Aldo Moro che piangeva

Editore:

Imprimatur

Collana:
Saggi
Data di Pubblicazione:
27 marzo 2013
EAN:

9788868300111

ISBN:

8868300117

Pagine:
128
Formato:
brossura
Argomenti:
DIARI E LETTERE, Storia d'Italia
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Descrizione Ho sentito Aldo Moro che piangeva

Il drammatico memoriale del brigatista Prospero Gallinari, custode di Aldo Moro nei 55 giorni della sua prigionia. Il suo vecchio amico Edmond Dantès, a cui il manoscritto è stato affidato con l’incarico di custodirlo fino a che i tempi fossero stati maturi, ha reso in buon italiano la prosa incerta del “contadino nella metropoli”, come Gallinari stesso si definiva e oggi, finalmente, alla scomparsa del suo autore, si decide a pubblicarlo. Anticipiamo di seguito alcuni straordinari estratti. Realtà o apocrifo? «I tg sono vergognosi. Stanno facendo il lavaggio del cervello al popolo. A sentirli, sembra che l’Italia intera sia schierata dietro le bandiere della Democrazia cristiana! E anche il Pci ha assunto un atteggiamento che va oltre le nostre previsioni più negative. Ma come? Noi abbiamo fatto, finalmente, quello che il Partito comunista per anni e anni ha predicato. Abbiamo chiamato uno dei simboli dell’oppressione a rispondere delle sue colpe davanti al popolo! Invece sull’“Unità” ora scrivono che siamo una banda di volgari assassini. Allora era un assassino anche Lenin?» «Io lo sapevo che questo momento sarebbe arrivato. Lo immaginavo nella mia mente, nei mesi, nelle settimane e nei giorni che hanno preceduto la nostra azione militare in via Fani. Lo sapevo, eppure, come sempre, la realtà è diversa dalle aspettative». «Credo di aver detto, per la precisione: no, non si è salvato nessuno. E ho voltato di nuovo le spalle, piegandomi sulle ginocchia per andarmene da lì. Ed è stato allora, mentre mi infilavo nel buco per rientrare nell’appartamento, che l’ho sentito. Ho sentito Aldo Moro che piangeva».

Prospero Gallinari, brigatista, carceriere e uno degli esecutori dell’omicidio di Aldo Moro, teneva segretamente un diario su cui ha appuntato febbrilmente i giorni del rapimento. Ora, dopo la sua morte, grazie a Edmond Dantès, è finalmente possibile leggere questo sconvolgente documento.

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Recensioni degli utenti

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1 di 5 su 1 recensione

Pessimo libroDi f. silvia-9 luglio 2013

Un libro privo di significato e di valore, basato su alcun dato storico, una pura invenzione di chi ha voluto utilizzare un momento "proficuo", quale la scomparsa di Gallinari, per fare del vil denaro. A prescindere dalla condivisione, o meno, delle posizioni politiche dei brigatisti, trovo quanto meno scorretto, proporre un elaborato di questo tipo. Manca completamente di basi storiche, manca di documenti allegati, dai quali poter almeno trarre una parte dello scritto, magari poi romanzata. E' uno scritto sostanzialmente inutile. Non è un romanzo, non è un romanzo storico, non è un saggio. Non è nulla... Solo una trovata commerciale, anche piuttosto scadente.