Ho freddo di Gianfranco Manfredi edito da Gargoyle

Ho freddo

Editore:

Gargoyle

Data di Pubblicazione:
23 ottobre 2008
EAN:

9788889541258

ISBN:

8889541253

Pagine:
552
Formato:
rilegato
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Trama Ho freddo

Sono gemelli, fratello e sorella. Si chiamano Aline e Valcour de Valmont. Discendono da una stirpe di medici di corte, esperti in malattie epidemiche. La loro famiglia è scappata in Inghilterra alla vigilia della Rivoluzione Francese e da lì Aline e Valcour si sono imbarcati alla volta del Nuovo Mondo, per stabilirsi nei dintorni di Providence. Due giovani libertini in una terra di puritani dove nessuno aveva mai sentito parlare di vampiri. Nel 1796 nel Rhode Island, si verificano i primi casi documentati di vampirismo in America. È passato poco più d'un secolo da quando il New England è stato travolto dalle conseguenze del sanguinario processo alle streghe di Salem. Il nuovo secolo, il secolo della Ragione per eccellenza, pare portare anche in quelle terre una ventata di spirito critico, di libertà e di tolleranza. Ma una piaga inattesa, che ancora una volta ha per protagoniste e vittime delle giovani donne, rischia di precipitare tutta la regione nel più cupo oscurantismo. Le tombe vengono aperte. I cadaveri di ragazze decedute per una sconosciuta quanto contagiosa malattia, vengono profanati. Le autorità parlano semplicemente di "esperimenti". Ma di cosa si tratta in realtà? Davvero la "peste vampirica" ha varcato l'oceano? O la ferocia contro le donne si è di nuovo scatenata, aldilà di ogni motivazione logica? Un romanzo gotico che indaga sulle origini del mito dei vampiri in America, riscoprendo le cronache del tempo e offrendone un'interpretazione nuova.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 3 recensioni

Pareva addormentataDi C. Guido-29 aprile 2012

Romanzo gotico ambientato alla fine del 1700, nell'America dominata dal puritanesimo e uscito appena un secolo prima dalla caccia alle streghe. Il bravo Manfredi crea un libro affascinante fra il predominio della scienza ed il paranormale. In un paese dove cio' che non e' normale e' creazione del diavolo, la comparsa di casi di vampirismo scatena la reazione superstiziosa dei coloni. Bene per tre quarti di libro, dove Manfredi risulta convincente ed avvincente, poi nel finale si perde diventando confusionario come se non avesse ben chiaro come finirlo. In questo ha un po' deluso,

Ho freddoDi F. Federica-20 settembre 2011

Desideravo affrontare la lettura di questo libro da molto tempo, fin dalla sua uscita, ma per un motivo o per un altro ho sempre rimandato sino a pochissimo tempo fa: peccato, perché la storia è molto interessate con quello spirito sempre diviso fra razionale e superstizione magica. Bella l'edizione.

Ho freddoDi M. Luigi-7 aprile 2011

Un autore che di certo non risparmia emozioni forti. La storia è avvicente e storicamente ben ambientata e documentata, i personaggi sono delineati con sapienza, incuriosiscono e affascinano, e, last but not least, si parla di vampiri, in bilico tra superstizione e scienza, tra paranormale ed empirico: il tutto era semplicemente perfetto. Perfino l'ambientazione nell'America dei coloni, un'America così giovane, così ingenua, così "nuova", eppure ancora così preda dei fantasmi della vecchia Europa, del Puritanesimo, della superstizione... La base perfetta per un racconto intriso di buio e di "cose malsane". Con queste premesse è abbastanza sconcertante che invece, negli ultimi capitoli, si viri verso un finale che poco s'incastra con tutto il resto: la costruzione dell'ospedale sull'isola per accogliere naufraghi e malati di infezioni rare e poco note (spesso quindi vittime dei più svariati pregiudizi) chiude in modo anomale l'interesse per i vampiri, veri o presunti, e sembra invece instaurare un'altra storia. L'idea che si voglia così semplicemente ribadire la predominanza della scienza sulla superstizione non basta a spiegare la frattura narrativa, e il romanzo ne soffre, a mio avviso, enormemente. Per il resto HO FREDDO rimane un libro validissimo, e un esempio di come anche autori italiani siano in grado di affrontare argomenti così apparentemente "estranei" alla nostra cultura come vampiri e analoghe leggende, con maestria ed efficacia. Nonostante il finale, assolutamente un romanzo da leggere.