Hanno tutti ragione
- Editore:
Feltrinelli
- Collana:
- I narratori
- Data di Pubblicazione:
- 28 dicembre 2009
- EAN:
9788807018091
- ISBN:
8807018098
- Pagine:
- 319
- Formato:
- brossura
Trama Hanno tutti ragione
Tony Pagoda è un cantante "di night" con tanto passato alle spalle ("Se a Sinatra la voce l'ha mandata il Signore, allora a me, più modestamente, l'ha mandata san Gennaro"). La sua è stata la scena di un'Italia florida e sgangheratamente felice, fra Napoli, Capri e il mondo. È stato tutto molto facile. Il talento. I soldi. Le donne. E insieme, una pratica dell'esistenza che ha coinciso con la formazione di una formidabile (e particolare) cognizione del mondo. Quando la vita comincia a complicarsi (la moglie chiede il divorzio), quando la scena si restringe (la sua band si esibisce in piazze minori), per Tony viene il tempo di cambiare. Una sterzata netta. Andarsene. Sparire. Cercare il silenzio. Alla fine di una breve tournée brasiliana, Tony Pagoda decide di restare là, prima a Rio, poi a Manaus, ossessionato dagli scarafaggi ma coronato da una nuova libertà. Senza perdere lo sguardo di eterna sorpresa per il mondo e la schiettezza di chi, questo mondo, lo conosce fin troppo bene, Tony si lascia invadere dai dubbi e dalle insicurezze che fino a quel momento, nel suo ordinato e personalissimo "catalogo" di quelli che passano per uomini, aveva attribuito agli smidollati. E scopre che tutte le risposte possono essere trovate in un infuocato tramonto.
Recensioni degli utenti
Tony Pagoda è adorabile-21 febbraio 2017
Libro bellissimo, divertente, a tratti molto emozionante e sempre profondo. Tony Pagoda, il personaggio di Servillo, che anima tutti i film di Sorrentino è unico. L'emblema dell'uomo di successo, cocainomane, che non dà attenzione alle cose vere della vita, troverà il modo per riemergere dalla melma. Per gli amanti del film l'Uomo in più di Sorrentino, consigliatissimo.
Così e così-5 marzo 2012
Il mio giudizio sul libro è un pò in chiaroscuro, mi è piaciuta la prima parte dagli anni settanta agli ottanta, poi, quando la scena si sposta in Brasile per poi tornare vent'anni dopo a Napoli, la storia ha cominciato ad annoiarmi un pò. Il personaggio di Tony Pagoda è davvero particolare e divertente per certi versi, anche se non mi sono piaciute le troppe parolacce e volgarità riportate nel racconto.
L'arte di arrangiarsi -18 gennaio 2012
Tony è lo stereotipo dell'italiano confusionario, trafficone, affarista; se da un lato non riesce a non cedere alle lusinghe e alle tentazioni che la vita gli può riservare dall'altro continua a vivere dei sogni che vorrebbe realizzare, e delle delusioni che la vita gli ha riservato; non importa il luogo o il tempo in cui si trova... Bellissimo racconto in cui ognuno si può rispecchiare con i suoi pregi e le sue virtù.
Diverso, particolare...-19 agosto 2011
Un'opera davvero originale, non avevo mai letto nulla di simile, attratto da recensioni fin troppo generose ho affrontato tale genere con curiosità. Alla fine non mi è dispiaciuto ma il confronto con quanto letto prima e dopo è impietoso. I gusti sono gusti ma rimane una bella storia ricca però di volgarità gratuita. Insomma non lo consiglierei mai a mia figlia e a qualsiasi adolescente. Proprio non si riesce, caro Sorrentino, a creare qualcosa senza parolacce? Mi ricorda quei reality tanto di moda oggi nei palinsesti televisivi.
Hanno tutti ragione-29 luglio 2011
Il suo valore sta tutto nel perchè ci aiuta a capire un pezzo di Italia contemporanea. Andava letto, ci sono passi grottescamente piacevoli, ma nel complesso non mi è piaciuto. Un lungo monologo che racconta la vita, con tutti i suoi alti e bassi, del grande Tony Pagoda, cantante napoletano di belle maniere (canore) che un giorno ha cantato davanti a Frank Sinatra. E che si è accompagnato in gioventù (sua) con Peppino di Capri. Ce lo dobbiamo immaginare con la faccia di Toni Servillo, perché così acquista una sua dimensione. E Sorrentino riprende gli eccessi dei suoi film migliori, mescolando la straniazione delle Conseguenze dell'amore con il truculento andare de L'amico di famiglia.
Hanno tutti ragione-21 luglio 2011
Uno stile davvero particolare, basso e popolare ma armonioso allo stesso tempo. Una lingua ricca e densa, variopinta come i mercati rionali di Napoli e raffinata come i palazzi arabescati veneziani. Un lungo racconto in prima persona, parte monologo interiore e parte viaggio critico intellettuale nel cuore dell'Italia, con qualche sprazzo lieve di realismo magico dal sapore tutto sudamericano. Un percorso lungo una vita, quella di Tony Pagoda, personaggio unico, di una ricchezza interiore tutta da scoprire. Un romanzo diverso dagli altri che spia vigorosamente un mondo raramente affrontato dalla letteratura, con la capacità di aprire squarci sul mediocre presente.