Hai un momento Dio? Preghiere nate e cresciute sul Web
- Editore:
Effatà
- Collana:
- Time out. Una pausa per Dio
- Data di Pubblicazione:
- 1 gennaio 2011
- EAN:
9788874026586
- ISBN:
8874026587
- Pagine:
- 160
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Cattolicesimo romano, Chiesa cattolica romana
Descrizione Hai un momento Dio? Preghiere nate e cresciute sul Web
"Questo libro di preghiere è prima di tutto un invito a rivolgerci a Dio, a incontrarlo, a dialogare con lui, ad aprirgli i nostri cuori. La preghiera è per il cristiano la colonna sonora permanente della vita, la musica che accompagna ogni gesto quotidiano, dal più semplice a quello più impegnativo. Hai un momento, Dio? ci educa a questa normalità straordinaria, alla straordinarietà di chi sente Dio presente in ogni istante della sua vita". (dalla Prefazione di don Nicolò Anselmi)
Recensioni degli utenti
Quando la preghiera corre sul web-5 luglio 2011
Riporto la recensione dell'amica Chiara Sorino. Non è una prerogativa di tutti gli autori quella di scrivere un libro che nasca dalle esigenze e dai costumi della gente, e di cui questa stessa abbia bisogno. Ritengo che questo, invece, sia il caso di Patrizio Righero con il suo ultimo volume "Hai un momento, Dio? ". Pagine da leggere tutte d'un fiato, nonostante la prefazione avverta che, essendo poesie animate dal flatus della preghiera, probabilmente saranno necessarie delle pause. Pause come quelle della vita, che magari si utilizzano per navigare un po' sul web. E proprio dai social network e dall'esigenza di "parlare" in rete anche di cose spirituali, nasce questo volume. Cinque le sue parti, per interpretare le fasi della nostra esistenza e l'altalenanza degli eventi che la vita ci riserva. Un tempo per conservare e un tempo per buttar via; un tempo per fare lutto e un tempo per danzare; un tempo per piangere e un tempo per ridere; un tempo per cercare e un tempo per perdere; un tempo per tacere e un tempo per parlare. E anche in quest'epoca ove sembra che gli eventi esistono proprio perché se ne parla, non c'è che ringraziare l'autore Righero e i suoi "nipoti digitali" (come lui stesso li definisce) per aver utilizzato in maniera profonda e personalissima i nuovi mezzi di comunicazione multimediali. Perché il male non è nella nuove tecnologie, così come non è nella propria esistenza: tutto dipende da come si utilizza quanto è nelle nostre facoltà, dalla maniera in cui siamo in grado di far fruttare i doni dei quali il Signore ci ha dotati. E forse, infine, è anche tempo che la preghiera assuma l'habitus dei nostri giorni e, come è accaduto in ogni epoca della storia, diventi parte ancora più pregnante della nostra vita quotidiana, a partire soprattutto dai giovani e da internet.