Gusen II. Dall'orrore della morte al dolore del ricordo di Bernard Aldebert edito da Selene

Gusen II. Dall'orrore della morte al dolore del ricordo

Editore:

Selene

Data di Pubblicazione:
17 giugno 2003
EAN:

9788886267571

ISBN:

8886267576

Pagine:
160
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4 di 5 su 1 recensione

I Lager in AustriaDi t. raniero-17 luglio 2010

Il compito principale di libri di questo genere è "dare un contributo all'educazione di coloro che non sanno o di coloro che hanno già dimenticato"; dire al mondo che oltre all'inferno di Auschwitz, c'erano tanti altri inferni, come il Lager Gusen II, dove la morte era atroce come la vita che vi si conduceva, e dove il male regnava sovrano. L'autore, Bernard Aldebert, arrestato il 15 Novembre 1943, viene condotto nel campo di raccolta di Compiegne e da qui tradotto a Buchenwald, a Mauthausen e infine a Gusen.Le sue memorie sono scritte "a caldo", così come i suoi disegni (B. Aldebert era un caricaturista) a partire dal 22 Agosto 1945. Nella presentazione del libro, dello stesso autore, si percepisce ancora con grande forza come le sue terribili esperienze nel campo di Gusen II siano tormentose e laceranti, tanto che dirà alla fine che il proprio animo verrà placato solo "finchè non venga il giorno in cui sapremo che i responsabili...avranno espiato. Reclamiamo che il Lager dove abbiamo laciato 9.000 dei nostri sia popolato da questi assassini e dai loro complici, che essi vivano ciò che noi abbiamo vissuto e che ne crepino tanti quanti i nostri fratelli. Se c'è una giustizia...si applichi la vera legge del taglione, freddamente, senza passione, ma in tutto il suo rigore. Ascoltate la voce dei nostri morti che reclamano vendetta". Parole dure, cariche di rabbia e odio, che sono il riflesso di un animo dolente, di un cuore e di una mente duramente provati dall'inferno del Lager. Il lettore, ammonito da una simile introduzione, si accinge quasi timoroso ad affrontare il libro, che rivela immediatamente la sua principale peculiarità: i disegni, ve ne sono circa cinquanta, eseguiti dallo stesso autore, che corredano e ampliano il doloroso significato del testo che li precede, volta per volta. In effetti, il libro, più che per capitoli, si snoda come tante stazioni di una "Via Crucis", come grani di un rosario, ciascuno dei quali ha la lunghezza di una pagina, con a fianco il disegno che, diciamo, la riassume. Lo choc visivo che ne consegue, dà, quindi, maggiore profondità alle parole del racconto che ci stringe il cuore per le incredibili atrocità narrate. Il libro nella sua parte finale si arricchisce con un capitolo-saggio, mi pare di Elisabeth Holtz, dedicato ai campi di concentramento nazionalsocialisti in Austria, di cui appunto faceva parte Gusen II, e che conferisce una dimensione storico-didattica al drammatico racconto di Bernard Aldebert.