Guitar heroes. Storie, immagini, emozioni dei più grandi chitarristi di tutti i tempi edito da Mondadori Electa

Guitar heroes. Storie, immagini, emozioni dei più grandi chitarristi di tutti i tempi

a cura di

R. Cutchin

Collana:
Passioni
Data di Pubblicazione:
5 ottobre 2010
EAN:

9788837074777

ISBN:

8837074778

Pagine:
448
Formato:
rilegato
Argomenti:
Blues, Singoli compositori, musicisti, band e gruppi musicali
Acquistabile con la

Descrizione Guitar heroes. Storie, immagini, emozioni dei più grandi chitarristi di tutti i tempi

Alla fine del 1991 "Smell Like Teen Spirits" diventò subito la colonna sonora del decennio che stava nascendo e testi che parlavano di alienazione e malessere spazzavano via la frivolezza degli anni '80. Ancora prima di morire Kurt Cobain era entrato nella storia della musica, come inventore del grunge, provenendo da quella stessa città che aveva dato i natali a un altro mostro sacro, il grande Jimi Hendrix, per alcuni maestro insuperabile. Insieme a Cobain, Clapton, Satriani, Slash, Lenny Kravitz. Ma anche il Britpop con John Frusciante e Noel Gallagher, gli eroi non-eroi come Jeff Buckley e quelli ai confini del jazz come Pat Metheny. La storia della musica si racconta attraverso i suoi eroi, i migliori chitarristi di sempre che, in un sforzo sovrumano, sono stati raccolti in questo libro e suddivisi in sezioni tematiche, capaci di descriverne i generi e le evoluzioni storiche. Si parte dai "Virtuosi", icone del rock'n'roll fonte di ispirazione per generazioni future, come Zappa, Hendrix e Jimmy Page; segue la sezione "Dal blues al rock", con il leggendario Syd Barrett e Carlos Santana; si arriva a "Hard rock e Metal" fino all' "Alternative e Indie" e ancora "Oltre il rock": un volume importante da leggere e consultare, per musicisti, appassionati e semplici curiosi.

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1 di 5 su 1 recensione

GROSSOLANITA' ED INESATTEZZE NELLA DESCRIZIONE.Di b. stefano-13 novembre 2010

Premetto che non ho ancora comprato il libro che, di per se stesso, si preannuncia interessante. Voglio anche dire che l'operazione di raggruppare in un volume le figure dei più grandi chitarristi di tutti i tempi è apprezzabile nonchè velleitaria e molto difficile da effettuare in maniera esaustiva. Mi propongo comunque di dare un giudizio critico all'opera solo una volta acqustato il libro. Spesa che alla fine penso effettuerò. Non posso comunque esimermi dal far notare che la descrizione al libro è fatta in maniera grossolana e con diverse inesattezze. Cosa cavolo ha in comune uno come J. Frusciante con il britpop? E ancora: non escludo che Syd Barret e Carlos Santana apprezzassero il blues, ma nella loro musica non ve ne sono tracce tangibili. Forse qualcosa in Santana ma non certo nella chitarra di Barrett! Detto questo, spero che la brutta descrizione al libro non corrisponda al reale valore dell'opera. Di certo non ne invoglia l'acquisto.