Guerra per banche. L'Italia contesa tra economia, politica, giornali e magistratura di Lodovico Festa edito da Boroli Editore

Guerra per banche. L'Italia contesa tra economia, politica, giornali e magistratura

Data di Pubblicazione:
Marzo 2006
EAN:

9788874930982

ISBN:

8874930984

Pagine:
220
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Descrizione Guerra per banche. L'Italia contesa tra economia, politica, giornali e magistratura

Nel dicembre del 2003 Antonio Fazio è messo sotto accusa dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, per l'inadeguata vigilanza di Bankitalia sui bond Parmalat. Ma Fazio prevale e Tremonti viene liquidato dal governo nel luglio del 2004. Nel dicembre 2005 Fazio deve dimettersi per aver pasticciato sull'opa Antonveneta: decisivo per la sua caduta, il peso di un ritornato Tremonti. Questa semplice storia, cuore del libro, è raccontata così da gran parte della stampa: Fazio ha vinto il primo round perché ha tenuto comportamenti istituzionali corretti, mentre Tremonti è stato sconfitto perché brigava per ragioni politiche (allentare la presa di Bankitalia sui conti dello Stato e così via). Dopo un anno, Fazio è stato sconfitto avendo agito solo per moventi personalistici (ambizione, amicizia, follia), mentre Tremonti lo ha sbaragliato grazie al suo alto profilo istituzionale.Se non vi accontentate di questo tipo di lettura dei fatti, Guerra per banche vi interesserà. Come ha interessato Antonio D'Amato, già presidente della Confindustria e autore della Prefazione, che dalla lettura ha ricavato quattro domande. Perché furono in così pochi a criticare Fazio sul caso Parmalat? Perché contro Fazio hanno prevalso gli attacchi personalistici sulla discussione delle regole? È sano un capitalismo fondato su intrecci tra banche e giornali, tra banche e imprese? Sono questi intrecci a rappresentare il vero volto del nostro capitalismo, o le migliaia di imprenditori che competono sui mercati globali? Lodovico Festa, analista politico, giornalista, ha fondato con Giuliano Ferrara "Il Foglio" e ne è stato condirettore. È editorialista e commentatore per "Il Giornale", "Economy" e "Finanza & Mercati", di cui ha partecipato alla preparazione e alla direzione.

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