Il grande gioco. I servizi segreti in Asia centrale di Peter Hopkirk edito da Adelphi
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Il grande gioco. I servizi segreti in Asia centrale

Editore:

Adelphi

Collana:
Gli Adelphi
Traduttore:
Petrini G.
Data di Pubblicazione:
7 aprile 2010
EAN:

9788845924750

ISBN:

8845924750

Pagine:
624
Formato:
brossura
Argomento:
Storia dell'Asia
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Il grande gioco. I servizi segreti in Asia centrale

"Grande affresco storico sul Grande Gioco, come lo chiamò Kipling, che impegnò inglesi e russi, per buona parte dell'Ottocento, in Afghanistan, in Iran e nelle steppe dell'Asia centrale. Mentre il grande impero moscovita scivolava verso i mari caldi inghiottendo ogni giorno, mediamente, 150 chilometri quadrati, la Gran Bretagna cercava di estendere verso nord i suoi possedimenti indiani. Vecchia storia? Acqua passata? Chi darà un'occhiata alla carta geografica constaterà che i grandi attori hanno cambiato volto e nome, ma i territori contesi o discussi sono sempre gli stessi. In queste affascinanti "mille e una notte" della diplomazia imperialista il lettore troverà l'antefatto di molti avvenimenti degli scorsi anni in Afghanistan e in Iran." (Sergio Romano)

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4 di 5 su 4 recensioni

La conquista dell'AsiaDi L. Renata-28 marzo 2012

Ottima ricerca storica, appassionanti le descrizioni dei viaggi che portarono allo scontro tra l'impero britannico e quello russo per la conquista del potere in Asia centrale per buonaparte dell'ottocento. Iran, Azerbaijan i khanati dell'Asia centrale furono teatro di esplorazioni, missioni di spionaggio, intrighi e battaglie, fu il Capitano Arthur Connolly a inventare il termine 'grande gioco' per descrivere lo scorrere di questi avvenimenti.

Il grande giocoDi F. Francesco-6 marzo 2012

Opera interessante e, sembrerà strano estremamente attuale. Come scrive l'autore nella prefazione, leggendo i titoli dei giornali inglesi dell'ottocento e quelli di oggi relativi all'asia centrale ci si potrebbe confondere. Condivido appieno l'opinione di Eco, le 600 pagine volano, sia per lo stile giornalistico e chiaro, sia perché ci si innamora di questi personaggi intriganti, quasi usciti da un romanzo di avventura, che in realtà hanno fatto la storia.

Il grande giocoDi R. Emanuele-1 ottobre 2010

Ci sono un bel po' di cose innervosenti. Intanto il sottotitolo perchè strizza l'occhio ai lettori amanti dell'instant book e della stretta attualità. Nulla di tutto ciò. Cronologicamente l'autore si arresta alla fine dell'Ottocento. Poi la sistematica parzialità pro-inglese e anti-russa, poi il fatto che l'autore usa, quasi esclusivamente, fonti inglesi (è un suo diritto, ma il libro risulta un po' troppo sbilanciato). Infine perchè in almeno dieci capitoli l'attacco narrativo è ripetitivamente lo stesso. Per qualcuno anche il numero delle pagine potrebbe essere un difetto. Se nonostante tutti questi difetti l'ho trovato un bel libro (...di storia, ...quasi) è perchè si fa leggere come un reportage da un passato lontano nel tempo ed esotico quanto basta. I giorni dei "perfidi" e inaffidabili emiri dell'Asia centrale non sembrano così lontani e ci sono ancora in giro coraggiosi europei che, come allora, portano il fardello dell'uomo bianco sulle proprie spalle: vale la pena di leggerlo per fare un confronto con l'oggi

Un affascinante affresco storicoDi p. simone-23 settembre 2010

Scritto come un vero e proprio romanzo a puntate, ambientato tra i deserti e le montagne dell'Asia centrale. Una storia fatta di agguati,decapitazioni, assassini nei palazzi reali. L'autore ci conduce nei luoghi dove si è svolta la contesa tra inglesi e russi, attraverso l’incredibile rete di spionaggio, alleanze segrete che hanno dato vita al "Grande Gioco".