Un grande gelo di Arnaldur Indriðason edito da TEA

Un grande gelo

Editore:

TEA

Collana:
TEA mistery
Traduttore:
Cosimini S.
Data di Pubblicazione:
20 febbraio 2014
EAN:

9788850233953

ISBN:

8850233957

Pagine:
300
Formato:
brossura
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Descrizione Un grande gelo

In una Reykjavík avvolta nella coltre di un inverno che sembra il più freddo di sempre, l'agente Erlendur Sveinsson affronta un caso che lo costringe a confrontarsi con i fantasmi di quel passato che lo tormenta da una vita. La morte di Elias, dieci anni, madre thailandese e padre islandese, trovato accoltellato in mezzo alla neve in un giardino, lo tocca nel profondo. Non è solo l'ennesimo omicidio su cui investigare, è una vicenda che alimenta in lui l'angoscia per quel fratello perso da piccolo nella brughiera nel pieno di una bufera... Non c'è tempo, però, di abbandonarsi ai ricordi dolorosi: il burbero poliziotto e la sua squadra iniziano un delicato lavoro di indagine. Il fratellastro di Elias è scomparso: sarà implicato nella morte del piccolo o semplicemente teme per la propria vita? Da colloqui e interrogatori a compagni e insegnanti a poco a poco emerge una realtà di tensioni razziali e di scontento fino ad allora nascosta sotto la superficie dell'immagine liberale e multiculturale che l'Islanda si vanta di avere. Nessuna pista viene trascurata, dalle bande neonaziste allo spaccio di droga, alla pedofilia, ma la verità è molto più semplice...

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 4 recensioni

Un grande geloDi z. fabio-14 luglio 2011

Sono un estimatore di Arnaldur e questo libro conferma la sua grande sagacia nello scrivere libri gialli. Il personaggio di Erlendu, nella sua reykiavik, ormai è mitico e in questo nuovo episodio si trova alle prese con la morte di un ragazzino di dieci anni. Storia sempre molto gradevole e trama ben delineata

Un grande geloDi M. Carlo-10 aprile 2011

Sì, c'è qualche spunto molto interessante, ma nel complesso non decolla Reykiavik. Viene accoltellato un bambino tailandese, carino e amato da tutti, la polizia indaga, cercando di capire anche dove si sia nascosto il fratello maggiore e scoprendo la strisciante diffidenza islandese verso gli stranieri emigrati. Noiosetto l'ultimo di Indridason, tutti parlano e parlano, col solito tono didascalico degli scandinavi, tutti analizzano ed espongono, riflettono e si interrogano. L'islanda è un paese razzista? Che diamine, certo, qui i bambini orientali sono presi in giro a scuola e le vicine di casa sono un po' diffidenti verso la signora tailandese tanto carina che però ama questo bellissimo paese. Difficile da prendere sul serio, sotto il profilo dell'indagine sociologica (difficile anche credere che ci sia qualcuno tanto pazzo da voler emigrare in islanda) , Indridason era migliore quando scavava nella storia del suo paese o nelle cupezze dei rapporti interpersonali. Qui è piatto e superficiale, e alla fine la soluzione viene da sè, come un nastro trasportatore. Ed anche i poliziotti della solita squadra, protagonista compreso, sono sempre più incolori. Bah. Leggetevi la donna in verde che è cento volte meglio...

Un grande geloDi n. pietro-31 marzo 2011

Titolo che centra pienamente l'obiettivo di attirare il lettore. Nel mezzo di un rigido gennaio islandese, Erlendur si trova per le mani il cadavere di un bambino, rinvenuto in un giardinetto di periferia. Il bambino in questione è di natali thailandesi, ed è giunto nel freddo Nord Europa quando sua madre ha sposato un uomo islandese. La storiaccia, inutile sottolinearlo, ha profonde implicazioni sociali: Erlendur e colleghi si ritrovano a contatto con una realtà fatta di discriminazioni quotidiane più o meno sottili. Indridason è un autore che in genere mi soddisfa perché sa scavare con sensibilità ed efficacia in una delle implicazioni alla base della letteratura poliziesca, quella sociologica. Ed ecco che ci si accorge che, anche nei paesi nordici che, per deformazione, siamo portati a indicare come modello di civiltà e società estremamente evoluta, striscia un becero razzismo.

La banalità del maleDi s. patrizia-17 febbraio 2011

Una storia diversa dal solito per Erlendur. Non la solita persona scomparsa, ma un omicidio di un bambino. Nell'intreccio si evidenziano i problemi di integrazione delle comunità asiatiche con gli islandesi che in un primo tempo sembrano la causa dell'omicidio. Da qui la storia si sviluppa, in modo un po' meno coinvolgente rispetto agli altri libri.