Alla grande
- Editore:
Marcos y Marcos
- Data di Pubblicazione:
- 28 marzo 2003
- EAN:
9788871683638
- ISBN:
8871683633
- Pagine:
- 208
Trama Alla grande
Bastiano Casaccia è un ragazzino di campagna turbolento e un po' ingenuo. Ma sa trasformare un bidone del rusco in un sommergibile, la propria bicicletta in una Turboberta fedele e scattante, dalle prestazioni imbattibili. La sua fantasia eleva un mondo modesto, quasi isolato, allo stadio di un teatro avvincente e grandioso. Di babbo si sa poco o nulla, mamma è ruvida e silenziosa, nonno passa giornate facendo partitine al bar, nonna e la gatta giocano a fare i soprammobili. Lo zio è un mezzo truffatore che sbuca dalla Germania a bordo di un catorcio di furgone per regalare alla fantasia di Bastiano altra e potente materia.
Recensioni degli utenti
Alla grande-28 luglio 2011
Non ero a conoscenza della prolificità umoristica dell'autore romano, ma leggendone in giro mi sembra che gran parte di questo libro, se non direttamente autobiografico, sia quanto meno traslatamente incentrato su di un sé. Che come Cavina, nasce a Casola Valsenio (chi sa dov'è?) e lì trascorre la sua infanzia e adolescenza. Lo incontriamo sulla soglia delle Scuole Medie, con tutti i problemi dei giovani tipici sia in generale che nella metà degli anni Ottanta, epoca del romanzo. Un protagonista intelligente e fantasioso, pieno di risorse, che tuttavia è inserito in un mondo difficile dove non sa, non riesce a prendere le giuste distanze. Una madre sola (che fa mio padre? Non dove sia, ma quale sia l'occupazione, per poter fare a gare con i compagni "il mio è più bravo del tuo, ecc. Ecc."). Una fantasia sfrenata che gli fa confondere sogno e realtà. Lui pirata, lui condottiere, lui che vola con la sua bicicletta, che salva il mondo, o almeno la sua famiglia, che parla a tu per tu con il Signore (belle e rimembranti le tirate da chierichetto). Cavina riesce a cogliere in modo lieve una fotografia della provincia di quegli anni. Il prete, il maresciallo, le case popolari e la fauna che le abita e dall'altra parte villini e casette di semi-campagna, i sogni adolescenti lontano dalla tv, i boschi che diventano giungle, ed altri piccoli tocchi degni di un bel quadro di fine Ottocento sulla campagna toscana (vabbè qui siamo in Emilia, quanto siete precisi). E soprattutto i conflitti tra gli adolescenti ed i giovani, lì dove 4-5 anni diventano un abisso. E dove la violenza dei più grandi è vissuta con dolore e con impossibilità di ribellione. Al centro, la figura del Casaccia, detto Bla, perché parla sempre, sogna, inventa, costruisce castelli e poi li distrugge, segue il filo del primo innamoramento ed altre turbe che tutti abbiamo passato, che, nel suo modo disordinato, vuole bene a tutti, anche alla diversamente abile, allo sfigato, ed a tutta la fauna che potrebbe costituire la sua flotta di pirati, se lui fosse un pirata. Mi sono deliziato al suo possedere un unico volume dell'enciclopedia, quello che contiene le lettere C-D e cercare in quello tutte le risposte. Mi è piaciuto molto la facilità delle descrizioni della ciurma di Bla, da Fattura a Bomba, da Donna a Milena. Due righe e li vediamo, sgraziati, inadeguati, ma comunque veri e pronti a saltare fuori dalle pagine. Scritto sul filo dei trentanni, mi sembra una buona prova di scrittura, ed una buona prova di coraggio delle edizioni Marcos y Marcos (pubblicare esordienti non è mai cosa facile, ma questa casa editrice piccola ma non minuscola ha sempre mostrato un buon coraggio). Insomma, leggere e prendere spunti per capire quello che eravamo e non siamo più e quello che ora sono loro ed a volte non li capiamo.