Gran Canaria

Questo è un tipico romanzo di Cronin, dove c'è molto mestiere, dove la narrazione è sempre dignitosa, però è un prodotto medio, che si potrebbe interscambiare con altri. Un mercantile, otto passeggeri, una promiscuità mal tollerata, il rovesciamento di alcuni stereotipi... Intendo questo con l'espressione "buona bottega". Infatti, il personaggio più religioso, un missionario, è pieno di difettacci, mentre una donna equivoca è decisamente più dotata di umanità e bontà del suddetto. Ma la trama non è affatto banale e per chi apprezza Cronin e lo vuole conoscere, qui ci sono gli scenari sul mare, elemento fondamentale della letteratura inglese. E la bella traduzione di Carlo Coardi, come sempre, contribuisce ulteriormente ad accrescere il valore del libro.