Il gobbo del quarticciolo. Vita e morte del calabrese Giuseppe Albano di Bruno Gemelli edito da Città del Sole Edizioni

Il gobbo del quarticciolo. Vita e morte del calabrese Giuseppe Albano

Data di Pubblicazione:
2009
EAN:

9788873512585

ISBN:

8873512585

Pagine:
192
Formato:
brossura
Argomenti:
Rivoluzioni, sollevazioni, rivolte, Seconda Guerra Mondiale
Acquistabile con la

Descrizione Il gobbo del quarticciolo. Vita e morte del calabrese Giuseppe Albano

Un groviglio indecifrabile. Ma al netto delle cose che gli sono state attribuite c'è da chiedersi come Giuseppe Albano, per la sua condizione sociale, per il contesto in cui è vissuto, ma soprattutto per la sua giovanissima età, abbia potuto essere protagonista di vicende così complesse. Il Gobbo del Quarticciolo, giovanissimo calabrese diventato protagonista della malavita di Roma, negli anni dell'occupazione nazista, la cui attività si intreccia con i movimenti partigiani e la polizia fascista, morì a soli 18 anni. E divenne un mito.

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3 di 5 su 1 recensione

il gobbo del quarticcioloDi E. Gennaro-3 novembre 2010

Sul cosiddetto “gobbo del quarticciolo” poco si sa e poco se ne può sapere. Ora ne so un po’ più di prima, ma non è che questo libro abbia fugato la mia ignoranza sull’argomento. Ho appreso che Giuseppe Albano “il gobbo”, nacque a Gerace, in Calabria e poi venne giovanissimo a Roma, in una delle borgate più famigerate della capitale. E si trovò, negli anni della guerra, a diventare il leader di una banda di delinquenti comuni, che però sfruttava e veniva sfruttata, da quella miriade di associazioni e movimenti nati per la liberazione di Roma. Gli scopi, di volta in volta, convenivano sia una parte che l’altra e all’interno di questi “gruppi carbonari”, confluivano spie, disertori, doppiogiochisti e anche farabutti, come, sembra fosse Albano. Il Quarticciolo, insieme a Centocelle, Quadraro, Torre Spaccata, faceva parte di una zona “critica” persino per i tedeschi, che avevano seri problemi a far rispettare le loro regole in queste borgate. La parabola di Giuseppe Albano durò poco, fu molto limitata nel tempo e finì, come prevedibile, con il suo assassinio, le cui cause e il cui esecutore sono ancora piuttosto nebulosi. Lasciò però dietro di sé un alone di leggenda che non sono riuscito a capire da cosa dipende. Forse dalla sua deformità, che lo faceva un personaggio quanto meno memorabile? Oppure per la vocazione, che si guadagnò con le sue gesta, di moderno Robin Hood? Non è dato sapere. Gran parte del libro è una cronologia della resistenza romana dal luglio 1943 al giugno 1944, ricca di avvenimenti e ben documentata, a differenza della storia del gobbo che ha ancora tanti, troppi (e forse definitivi) lati oscuri e può facilmente essere descritta con meno delle180 pagine del libro. Va dato atto a Bruno Gemelli, per lo sforzo e la ricerca di informazioni anagrafiche e storiche sul personaggio.