Il giro di boa

La trama del libro è molto avvincente ed invoglia nel proseguire con la lettura. Tuttavia alcune espressioni sono di difficile comprensione a causa dell'uso del dialetto siciliano. Il libro racconta del commissario Montalbano, il quale, a differenza degli altri, non considera il caso a cui sottoposto come un semplice caso di un clandestino annegato ma decide di approndire la vicenda.

Un'indagine che risveglia Montalbano dal torpore in cui era scivolato: il peso degli anni, la stanche zza di una vita di indagini, avevano contribuito a farlo cadere in una crisi profonda, tanto da fargli pensare alle dimissioni. Ma l'indignazione per questi ultimi accadimenti prende il sopravvento sulla stanchezza, e Salvo Montalbano è di nuovo l'uomo energico ed ironico di sempre.

Stavolta Camilleri usa il suo più celebre personaggio in modo molto plateale per esporre le sue considerazioni politiche, ma la cosa si smorza e si sbiadisce man mano che ci si addentra nel libro che è come sempre efficace, graffiante, introspettivo e avvincente: in poche parole un'altra grande avventura del commissario Montalbano! Da leggere tutto d'un fiato.

Un libro molto attuale nei temi, anche dopo qualche anno dalla sua pubblicazione. Un libro che parte con un finto morto e con un dramma che si svolge tra gli extracomunitari. Un'indagine di quelle dure, che il commissario Montalbano, risolverà con la consueta intuaizione e attenzione per i particolari.

Molto complesso, è una delle indagini più appassionanti ed emozionanti. Effettivamente l'inizio risulta un po' pesante a livello stilistico rispetto al resto del libro, ma Camilleri introduce il discorso sul G8 per giustificare le dimissioni del commissario Montalbano, e poi ormai uno scrittore della sua età può anche permettersi di esprimere le proprie idee politiche in un libro.

Splendido, l'autore siciliano difficilmente sbaglia un colpo. Questo romanzo è interessante perchè c'è un po' di critica sociale e politica, anche se non credo che sia esagerata come abbiano detto altri utenti. Secondo me è stata una scelta giusta e sotto certi aspetti naturale, ambientare un'indagine nel contesto del traffico degli esseri umani passando sopra la tragedia umana sarebbe stato un po' ridicolo. Concordo sul fatto che i primi capitol siano un po' pesantucci... Ma passati quelli, la storia prende il via! Mi sono piaciute molto le battute finali.