Il giovane Stalin di Simon Sebag Montefiore edito da Longanesi

Il giovane Stalin

Editore:

Longanesi

Collana:
Storica
Traduttore:
Ferrara degli Uberti G.
Data di Pubblicazione:
25 febbraio 2010
EAN:

9788830425804

ISBN:

883042580X

Pagine:
554
Formato:
rilegato
Argomenti:
Storia d'Europa, Storia del 20. Secolo dal 1900 al 2000
Acquistabile con la

Descrizione Il giovane Stalin

Quali eventi fecero del giovane Josif, figlio di Beso il Matto, calzolaio, il potente e temuto Stalin, l'"uomo d'acciaio" che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del Novecento e per un trentennio ha tenuto in pugno i destini di milioni di uomini? Nato alla periferia dell'Impero zarista, in una famiglia georgiana novera e tenuta insieme dalla determinazione della madre Keke, Stalin è uno studente dotato ma ribelle. Leader naturale, carismatico seduttore, sogna un futuro da cavaliere e cantore della propria terra, ma segue i consigli materni ed entra in seminario. La sua vera vocazione è però quella del rivoluzionario. Vi si applica con un talento privo di remore morali, rivelandosi capobanda e cospiratore fuori del comune, impegnato in un'attività frenetica di espropri, rapine, omicidi mirati e attentati compiuti per finanziare il nascente partito bolscevico. La svolta dell'ottobre 1917 lo vedrà al fianco di Lenin come uomo d'azione di spietata efficacia, che farà tacere ogni dissenso. Prevarrà poi su Trockij e gli altri avversari interni, portando ai vertici del potere i compagni di lotta degli anni giovanili.

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5 di 5 su 1 recensione

Il giovane StalinDi c. sam-30 settembre 2010

I mali presenti trovano spesso ragione di essere, in qualità di conseguenze del passato, così come spesso ciò che diventiamo nell'età matura è il risultato di ciò che abbiamo scelto di fare da giovani. Il fanatismo ideologico di matrice parareligiosa non basta da solo a tratteggiare la personalità di uno dei più sanguinari tiranni che la storia ha prodotto. Ne è una componente essenziale ma non è l'unica. Per comporre il puzzle bisogna andare in profondità, mettere insieme psicologia, storia personale e famigliare, formazione. Spingersi insomma oltre la solita aneddotica istituzionale per scoprire che il " mostro" era un essere umano cinico e razionale, con uno smisurato amore per il potere e un vero talento, unico nel suo genere, per muoversi dietro le quinte e tessere trame. E'stato non un prodotto passivo del proprio ambiente e del proprio tempo, ma una di quelle rare personalità che nel bene e nel male improntano un'epoca.