Il giovane sbirro
- Editore:
Guanda
- Collana:
- Tascabili Guanda. Narrativa
- Edizione:
- 2
- Data di Pubblicazione:
- 25 febbraio 2016
- EAN:
9788823514287
- ISBN:
8823514282
- Pagine:
- 350
- Formato:
- brossura
Descrizione Il giovane sbirro
Quando ha deciso di entrare in polizia Ferraro? Quando ha incontrato per la prima volta il suo collega Augusto Lanza? Perché si è separato dalla moglie? Molte erano le domande lasciate in sospeso da Biondillo sul passato del suo personaggio preferito. Il giovane sbirro risponde a tutte e, in una sorta di album di ricordi e di fotografie, racconta gli anni di apprendistato nella polizia del futuro ispettore Ferraro. E poi ci sono anche le indagini del presente a cui non sempre Ferraro trova una soluzione, così come alla sfide della sua vita privata, ogni giorno più compromessa...
Recensioni degli utenti
Complessivamente deludente -12 maggio 2012
Biondillo scrive bene questo è indubbio, però! Nell'ultimo episodio della serie lo scrittore ci illumina sulle origini della vita da single di Ferraro, raccontandoci le vicende familiari con quelle professionali, che a mio avviso, sono veramente troppe! Tre o cinque episodi buttati li per ricamrci sopra un romanzo che sembra un ammucchiata di racconti brevi.
MILANO FOTOGRAFICA-21 luglio 2011
Bellissimo libro, il migliore di Gianni Biondillo con protagonista l'ispettore Ferraro. Una trama intrigante, che ripercorre la storia della vita e della carriera del giovane sbirro. I particolari descritti di alcuni angoli e monumenti di Milano mi hanno suscitato la curiosità di andare a vederli di persona. Un ringraziamento all'autore!
Il giovane sbirro-15 luglio 2011
Amo questo autore, ho letto tutti i suoi libri precedenti. Che dire allora di questa sua ultima opera? Secondo me, la formula dei vari racconti uniti da un filo logico è sicuramente vincente, e si vede che il risultato è migliore di Per sempre giovane che come scrissi era fondamentalmente un unico racconto allungato a formato di libro. E soprattutto abbiamo la possibilità di conoscere il passato dell'ispettore Ferraro, il che - per un autore che ha come programma quello di fare un affresco della periferia milanese - è sacrosanto. L'analisi battistiana nelle pagine iniziali e finali è un bonus che ho apprezzato come chicca più o meno solo per me, e mi ha reso così felice da non imputare a Biondillo l'erroraccio che ha fatto affermando che le sabbiere sono dei tram della serie Peter Witt (sono precedenti ad esse - le vetture 1928 sono più lunghe di quelle che c'erano prima) .