Il giorno dei Trifidi di John Wyndham edito da Mondadori

Il giorno dei Trifidi

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Bulgheroni M.
Data di Pubblicazione:
3 giugno 2014
EAN:

9788804640547

ISBN:

8804640545

Pagine:
252
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Il giorno dei Trifidi

Il primo segnale è una straordinaria pioggia di meteoriti verdi che scende su Londra illuminandone il cielo notturno e toglie la vista a chiunque vi assista. Poi, l'invasione: quei corpi celesti contenevano infatti i semi di piante mostruose che crescono a una velocità mai vista, si spostano e inghiottono qualunque essere vivente, umani compresi. Solo una piccola colonia sull'isola di Wight è ancora immune, ma la civiltà, impazzita di terrore, per sopravvivere si è riassestata su spietate basì feudali... Ospitato a puntate sulla rivista americana "Colier's" nel 1951, "Il giorno dei Trifidi" è stato un immediato successo, la prima affermazione di massa della fantascienza al di fuori del ristretto ambiente degli appassionati, dopo gli ormai lontani trionfi di H.G. Wells. Da un giorno all'altro, i silenziosi e letali trifidi si sono conquistati un posto nell'ampia galleria di creature mostruose che l'uomo è andato nei secoli evocando per dare corpo ai più nascosti fantasmi della propria immaginazione.

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4 di 5 su 1 recensione

Il giorno delle pseudocarote antropofagheDi s. gianfranco-9 maggio 2011

La fantascienza inglese è affascinata dal tema delle catastrofi, naturali o provocate dall'uomo che siano. Il filone deriva dal successo riscosso da "Il giorno dei trifidi" ("The Day of the Triffids") apparso a puntate nel 1951 sulla popolare rivista americana Collier's, sebbene ne fosse autore l'inglesissimo John Wyndham (1903-1969). Successo meritato perché il romanzo è un classico sin dal celebre incipit: "Quando un giorno che secondo voi dovrebbe essere mercoledì vi sembra fin dall'inizio domenica, potete stare certi che qualcosa non va". In realtà, a non andare più è tutta la civiltà, messa in ginocchio da due catastrofi coincidenti: una fantasmagorica luminaria celeste ufficialmente causata da uno sciame di meteore, ma secondo il protagonista provocata da qualche arma segreta sfuggita di mano che acceca l'umanità e la successiva aggressione dei trifidi, vegetali creati forse per caso in laboratorio e coltivati a fini alimentari che lasciati a sé stessi manifestano capacità deambulatorie e uno smodato appetito per la carne, compresa quella umana. Hanno anche i mezzi per procurarsela, essendo intelligenti e muniti di letali pungiglioni. Ai pochi umani che per caso hanno conservato la vista, l'ardua impresa di mantenersi vivi, fuggendo da una Londra spettrale infestata dalle micidiali presenze vegetali. E la speranza di restituire un giorno la Terra all'umanità. Che Wyndham sia europeo, lo si capisce dallo sviluppo della trama, pietosa con le vittime della catastrofe e priva di eroi. Anzi, il protagonista costretto dalle circostanze a compiere atti che gli ripugnano, ha continue crisi di coscienza. Un capolavoro, dunque, che ha il pregio di ammonire, con notevole anticipo, dei terribili rischi che comporta l'uso dissennato della scienza, specie se piegata a fini bellici e consumistici. L'unico guaio, ma Wyndham non c'entra, è che da un simile libro sia stato tratto nel 1963 un film di inaudita bruttezza.