Il gioco degli equivoci

Molto, molto carino. Un pò alla Austen. Per chi avesse finito tutti i romanzi di zia Jane, consiglio di leggere i libri di Georgette Heyer, una brava scrittrice dello stesso periodo che ha sfornato tanti e tanti libri sul genere romantico come questo, "Il gioco degli equivoci", molto bello, raffinato, delicato e divertente. Consigliato!

Questa autrice all'inizio è ostica ma poi ci si prende gusto a leggerne i suoi capolavori. Questo libro è una chicca di se e di mille possibilità. I personaggi sono spiritosi ed irriverenti, ben misurati nel loro tempo e nel loro spazio senza sbavature ridicole dei giorni nostri. Davvero un libro delizioso.

Questa autrice mi piace moltissimo: questo è uno dei libri meglio riusciti. La trama è, come al solito, deliziosa: una ragazza povera, Arabella Tennant, incontra casualmente un ottimo partito (Robert Beaumaris) e per fargli un dispetto si finge un'ereditiera, con risultati imprevedibili. Storia divertente con protagonisti simpaticissimi. Imperdibile per gli amanti del genere regency.

Lo stile di Georgette Heyer è a mio avviso molto pesante, e in alcuni libri diventa addirittura avvilente. Lo svolgimento della storia pur essendo accurato ed elegante non possiede quel fascino magnetico che di solito cerco in un romanzo. E' un libro con una storia d'amore passabile, ma nulla più... Da leggere se si vuol conoscere e apprezzare l'ambientazione dell'epoca.

Un'eroina in tutto e per tutto la giovane Arabella del romanzo, una donna moderna e risoluta, che non accetta i soprusi anche verso i più indifesi, come i bambini e gli anomali. Un romanzo che ho adorato, somigliante ad orgoglio e pregiudizio ma non in modo spiccato. I protagonisti sono entrambi innamorati, ma una bugia detta agli albori della loro conoscenza, rischia di far andare tutto a gambe in aria. Consigliatissimo.

Ho amato molto questo romanzo, e lo consiglio a tutte le estimatrici di jane Austen, dato che ho notato che lo stile è abbastanza somigliante. La protagonista è una vera e propria eroina, non al livello di Elisabeth Bennet, ma le si può accostare senza sfigurare del tutto. La trama non è scontata anche se si conoscono i sentimenti di entrambi i protagonisti. Imperdibile.