Il giardino perduto di Helen Humphreys edito da Playground

Il giardino perduto

Editore:

Playground

Traduttore:
Scarlata C.
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2009
EAN:

9788889113387

ISBN:

8889113383

Pagine:
193
Formato:
brossura
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Trama Il giardino perduto

1941, la Seconda Guerra Mondiale imperversa in Europa, e l'Inghilterra è il bersaglio dei micidiali bombardamenti degli Stuka tedeschi. Gwen Davis decide di lasciare Londra e il suo lavoro alla Royal Horticultural Society per entrare a far parte del Land Army, un corpo paramilitare incaricato di coltivare la terra per meglio sostenere lo sforzo bellico. Dirigerà una squadra di sette Land Girl, agricoltrici volontarie, in una tenuta della campagna del Devon. L'arrivo nella tenuta di Mosci riserverà da subito a Gwen numerose sorprese. Innanzitutto la presenza di un reggimento di soldati canadesi in attesa di essere inviati sul fronte europeo, alloggiati nella villa padronale e guidati da un giovane e affascinante capitano, Raley. Quindi l'ostilità delle Land Girl, riluttanti ad accettare la sua autorità e, al contrario, devote alla più grande di loro, Jane, una ragazza orgogliosa, ma fragile, reduce da un esaurimento nervoso e in attesa del fidanzato "disperso in guerra". Infine, la scoperta, tra gli orti e i frutteti abbandonati, di un giardino nascosto, che Gwen decide di voler decifrare, intimamente convinta che contenga un messaggio d'amore misterioso. Donna solitaria, prudente, segnata dal difficile rapporto con la madre, Gwen troverà, grazie all'incontro con il capitano Raley e con la tormentata Jane, la forza di osare, di inseguire i propri desideri e di affrontare l'amore, incarnato dal misterioso giardino perduto.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 3 recensioni

Intimo e dolenteDi m. teresina-11 maggio 2012

Un capolavoro. La passione descritta nella sua pura essenza di necessità e desiderio, proveniente dal più profondo dell'interiorità e non dall'esterno. Il mondo tutto come combinazione di ordine e caos, e la domanda: cosa è il destino? Cosa si ha bisogno di fare? E poi trovo affascinanti i romanzi che scelgono il giardino come chiave di lettura della vita.

Il giardino perdutoDi a. gianmarco-8 ottobre 2010

Non poteva ripetersi il miracolo di "Cani selvaggi". Eppure l' autrice non perde il vizio di emozionare: in quest' opera le sensazioni sono più rarefatte, leggere, morbide, ma ugualmente reali e tangibili. Tra le pagine del libro aleggia il fantasma di Virginia Woolf, presenza quanto mai significativa nelle intenzioni della Humphreys. Il mondo è soprattutto una questione tra donne: Gwen e Jane. Gli uomini, anche i più degni come Raley e David, possono soltanto accompagnare la vita che scorre tra l' incubo della guerra e la bellezza del linguaggio e del potere consolatorio di un giardino fiorito. Con i fiori si può scrivere nel vento la Passione, il Desiderio, la Perdita. Si può giocare a mostrare l' Amore: perchè un giardino va pensato; sono necessarie delle scelte, si devono potare i rami superflui o nocivi; servono attenzioni e cure continue; altrimenti sfiorisce, avvizzisce, muore.

stupendoDi P. Alessia-28 luglio 2010

un piccolo romanzo vivo come la terra nella quale mette le mani la giovane protagonista e sublime come le rose che coltiva di nascosto. I personaggi del libro vibrano, soffrono, ne scorgiamo i nervi, il sangue, è l'Inghilterra che vive e si prepara a partire per la guerra, è l'Inghilterra di chi ha già perso qualcosa, ha già perso tanto, e si aspetta di perdere ancora. E per non perdere tutto ricerca, ricerca nel passato, in un giardino perduto, ricerca in quel che si trova sotto le mani, un affetto, un sostegno, qualcosa che dia la sensazione di sprofondare nel nulla, e magari, anche per un attimo, trova. Ci sono Gwen e Jane, soprattutto. Gwen che si aggrappa e Jane che si sperde, c'è molto, molto amore, di quello che non passa attraverso niente se non attraverso il cuore, c'è la poesia degli alberi, dei fiori, la poesia di veder crescere qualcosa, di prendersi cura di qualcosa. O di qualcuno. E infine c'è quel che ci lega a questo mondo, una casa, che non è mai per nulla scontata ma che Gwen adora e di cui necessita.