Giacomo Leopardi. La concezione dell'umano, tra utopia e disincanto di Gaspare Polizzi edito da Mimesis

Giacomo Leopardi. La concezione dell'umano, tra utopia e disincanto

Editore:

Mimesis

Collana:
Filosofie
Data di Pubblicazione:
28 gennaio 2011
EAN:

9788857505688

ISBN:

8857505685

Pagine:
226
Formato:
brossura
Argomento:
Letteratura, storia e critica: poesia e poeti
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Descrizione Giacomo Leopardi. La concezione dell'umano, tra utopia e disincanto

L'autore si misura con il motivo più significativo della concezione leopardiana della natura umana, ovvero con l'affermazione, definitiva nelle "Operette morali" del 1824, dell'infelicità diffusa in tutta l'umanità, in ogni tempo e luogo, seguendo un filo conduttore che va dall'utopia al disincanto, dal mito alla degenerazione della concezione del genere umano, e che si riassume nel motto "meglio non esser nati". Secondo Leopardi l'umanità è passata da una mitica età dell'oro a un'epoca di imbarbarimento sociale, di mediocrità e miseria. Polizzi segue da vicino l'itinerario che conduce Leopardi, dal 1822 al 1824, alla sua concezione dell'infelicità della natura umana, connettendo insieme la rete delle letture e delle riflessioni, e lo studio delle "Operette morali"; e ci riporta il pensiero filosofico del grande poeta, e la sua aspirazione al rinnovamento morale.

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3 di 5 su 1 recensione

Un libro che spiega la filosofia leopardianaDi p. antonietta-13 luglio 2011

Il Polizzi studia il Leopardi che ha una precisa concesione dell'uomo, che resta comunque e sempre infelice. E analizza le poesie e gli altri scritti che portano a questa filosofia. Segue, l'autore, un percorso che arriva alla definitiva concezione del mondo e della natura umana di Leopardi. Libro molto adatto a chi vuole approfondire il poeta.