I genovesi e i liguri della diaspora. Gente che va, gente che viene

Questo libro, il primo ad uscire in occasione delle celebrazioni di Genova Capitale europea della Cultura per il 2004, vuole rendere omaggio a tutti quei genovesi, e a quei liguri in generale, che hanno sempre avuto con la propria terra un rapporto stretto ma pure conflittuale, tanto da lasciarla ma sempre per farvi ritorno. Come si legge nell'introduzione dei due curatori del volume “i genovesi della diaspora mantengono un forte senso delle proprie radici. Un richiamo irresistibile e struggente. Potremmo definirlo con espressione lusitana: saudade […] questo stato d'animo si mescola al risentimento vagamente ringhioso e brontolone, il mugugno, di chi nutre per la propria patria un sentimento ambivalente. Genova è città bellissima quanto ritrosa, ti attrae e si nega inafferrabile. Città chiusa che seduce ed esclude. […] I genovesi della diaspora rimpiangono la propria città e – al tempo stesso – ne parlano male. Genova gretta e ammirata. Odio e amore”. Accompagnano il testo oltre 80 immagini d'epoca di una Genova per molti aspetti ormai scomparsa: dalle foto di fine Ottocento dei monumenti più famosi della città, a quelle del porto, nei primi decenni del Novecento, e di tutte quelle attività industriali che su di esso gravitavano; e poi ancora le prime immagini a volo d'uccello sulla città e le imbarcazioni, civili e militari, che uscivano dalle officine di allestimento delle navi: una documentazione fotografica per molti tratti assolutamente inedita e sorprendente.