I generali del deserto. I signori della guerra d'Africa di Correlli D. Barnett edito da Rizzoli

I generali del deserto. I signori della guerra d'Africa

Editore:

Rizzoli

Traduttore:
Pepe E.
Data di Pubblicazione:
9 maggio 2001
EAN:

9788817125406

ISBN:

8817125407

Pagine:
506
Argomenti:
Seconda Guerra Mondiale, Guerra e operazioni di difesa
Acquistabile con la

Descrizione I generali del deserto. I signori della guerra d'Africa

Uno studioso di storia militare racconta la guerra d'Africa (1940-43) vista dalla parte dei vincitori. Ne scaturisce una rievocazione che è anche un atto d'accusa: perché generali come O'Connor, Cunningham, Ritchie, Auchinleck e Montgomery - che disponevano di mezzi molto potenti - impiegarono ben tre anni a sconfiggere la male armata Afrikakorps italotedesca di Rommel e dovettero attendere l'intervento deciso degli americani?

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5 di 5 su 1 recensione

OttimoDi a. valentina-28 gennaio 2017

Un ottimo libro. Non aspettatevi di ritrovare tutti i generali del deserto in quanto qui si parla solo ed esclusivamente dei generali inglesi che si sono succeduti al comando delle truppe destinate alla guerra in Nord Africa durante la seconda guerra mondiale. I loro avversari (generale Rommel, per esempio) non sono menzionati se non in relazione agli inglesi. Più che altro sono citati. È interessante notare come Barnett, seppur inglese, sfati il mito del generale Montgomery e riconosca che la vittoria di El Alamein è stata data più dalla differenza enorme nel numero delle truppe e alla possibilità di rifornimenti nel deserto che all'effettiva bravura di chi comandava l'esercito inglese. Se non è stato il primo a riconoscere il grande merito degli avversari e il demerito dei suoi connazionali, di certo è tra i primi ad averlo fatto. Purtroppo la storia si scopre sempre troppo tardi perchè appena finisce una guerra la versione ufficiale è sempre quella dei vincitori e faceva molto comodo far credere alla popolazione e agli altri stati che gli inglesi avessero battuto i tedeschi e gli italiani con la loro astuzia anzichè con le armi fornite dagli Stati Uniti.