Gastone Biondi. Storia e segreti del ponce al «rumme»

Dice che a Livorno c'è solo il cacciucco! Già, e il ponce dove lo metti? Ermanno Volterrani, nativo di Vada, ma livornese come pochi, del ponce (mi raccomando con la o chiusa, come il cacciucco che vuole le cinque c) sa proprio tutto, e quello che non sapeva se lo è andato a cercare con una mirabile ricerca fatta per lo più in diretta con i personaggi che sono stati protagonisti di quella che chiamare epopea forse è un tantino eccessivo, ma che sicuramente hanno sviluppato qualcosa destinato a entrare nella tipicità di una città. Al centro del racconto la vita di Gastone Biondi, produttore, inizialmente quasi per caso, poi appassionatissimo, dell'unico componente realmente caratterizzante del menzionato "ponce". Attraverso il racconto della storia del Biondi e della sua famiglia il Volterrani ci offre una documentata testimonianza sulla storia di Italia attraverso tutto il secolo scorso: interessante è il riflesso dei grandi eventi sui cittadini e le famiglie del tempo. Molto bella l'iconografia raccolta. Di grande valore alcuni documenti, e in particolare la lettera di Biondi all'erede Civili, gestore del "tempio" del ponce.