Garibaldi. L'uomo e il condottiero
- Editore:
Webster Press
- Collana:
- Saggistica
- Data di Pubblicazione:
- 2012
- EAN:
9788889655238
- ISBN:
8889655232
- Pagine:
- 176
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Storia d'Italia, Storia contemporanea dal 1700 al 1900
Descrizione Garibaldi. L'uomo e il condottiero
Giuseppe Garibaldi occupa un posto di primo piano fra i grandi uomini del XIX secolo, anche se nella sua figura si sono spesso sovrapposti realtà e mito, tanto da rendere difficile, a volte, l’elaborazione di un giudizio storico documentato ed esente da influenze retoriche.
Fu grande come patriota, come marinaio, come soldato. Combatté sempre con appassionata convinzione e illimitato entusiasmo contro i tiranni, in difesa degli oppressi. Dalle sue truppe, male equipaggiate e peggio rifornite, ma animate da alte idealità e pronte a seguire il suo esempio e il suo incitamento, seppe trarre in ogni circostanza il massimo risultato possibile.
Era affascinante, di trasparente onestà, generoso, coraggioso. La gente lo sentiva uno dei suoi, perché era l’incarnazione dell’uomo comune nella semplicità della vita quotidiana, nella spontaneità degli atteggiamenti e anche nei suoi limiti.
Uomo d’azione, sacrificò le proprie idee combattendo in nome del re pur di arrivare all’unificazione italiana. Era un antipolitico, critico delle assemblee, dove, a suo avviso, veniva attuata una “politica sporca e volpina”.
“Tutt’altra Italia io sognava nella mia vita, – scrisse nel 1880 – non questa, miserabile all’interno, umiliata all’estero e in preda alla parte peggiore della Nazione”.
Nel suo testamento spirituale lasciò in eredità ai figli e agli amici il suo amore per la libertà e per il vero. Agli italiani raccomandò di scegliere l’uomo più onesto del Paese e di eleggerlo dittatore. Solo quando avessero acquisito una maggiore educazione alla libertà, il regime dittatoriale avrebbe dovuto cedere il posto a un governo repubblicano, meta agognata del processo storico della nuova Italia unita e indipendente, di cui era stato uno dei padri fondatori.
>b>Indice:
Prefazione
Il marinaio
Il rivoluzionario
In Sudamerica
Il matrimonio con Anita
A Montevideo
Ritorno in Italia
Di nuovo esule
Da Nizza a Caprera
Il 1859
L’ impresa dei Mille
La presa di Napoli
L’ insurrezione nel Meridione e l’ Aspromonte
Viaggio in Inghilterra
Da Bezzecca a Mentana
Di nuovo a Caprera
Deputato della Repubblica Francese
Gioie e tristezze familiari
L’ ultimo viaggio
Conclusione
Nota sull'Autore
Giovanni Delle Donne, nato a Caprarica di Lecce (LE), risiede a Firenze, ha insegnato storia e filosofia nei licei e tenuto corsi di “Storia dei rapporti fra Stato e Chiesa” all’Università di Firenze; ha promosso e coordinato corsi di aggiornamento di Didattica della storia per i docenti presso l’IRRE toscano. Ha svolto ricerche di carattere storico, per conto della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino, presso la biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. È autore di articoli di carattere storico pubblicati su riviste specializzate e di manuali di Storia e di educazione civica per la scuola.
Tra le sue opere ricordiamo: Carlo Magno e il suo tempo. L’interpretazione del giornale. Lorenzo il Magnifico e il suo tempo. Maometto profeta dell’Islam. La vita quotidiana nel Medioevo. Il tempo, questo sconosciuto. La vita quotidiana nell’età moderna. Cara Italia. Il mondo degli aztechi.
Nel quadro delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia la sua opera Cara Italia è stata premiata con la medaglia della Presidenza della Camera dei deputati e con il diploma di merito nell’ambito del concorso “Testimonianze storiche” per l’editoria e l’informazione specializzata.
