Galileo Galilei pionere della scienza 1609-2009

“...lavorano pazienti gli scienziati e intanto, così in cielo come in terra, mille cose si rivelano che la filosofia non sognava”. Sono parole del matematico Vito Volterra, con cui nel 1907 descriveva le “rivoluzioni delle idee” che sovvertono la nostra immagine del mondo. Le ricordava Giulio Giorello sul Corriere della Sera, nel 1993, alla notizia della scomparsa di Stillman Drake, che “alla pazienza di Galileo e alle ‘meraviglie’ non sognate dalla filosofia che il suo cannocchiale rivelava agli sbalorditi accademici” aveva dedicato tutti i suoi studi. Drake ha contribuito moltissimo al rinnovamento dell’interesse per Galileo, curando la traduzione in inglese del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo e di altre opere del grande scienziato pisano e scrivendo sulla sua figura pagine preziose. Per Drake, come scriveva ancora Giorello, “Galileo è il prototipo dell’intellettuale sottile e anticonformista che non si lascia invischiare in nessun sistema filosofico e sfrutta invece le armi migliori che gli vengono messe a disposizione dalle molte tradizioni con cui viene a confronto...”. Per dirla con le parole che Galileo mette in bocca a Salviati, nel Dialogo: “…simili profonde contemplazioni si aspettano a più alte dottrine che le nostre: ed a noi deve bastare d’esser quei men degni artefici, che dalle fodine [cave] scuoprono e cavano i marmi, ne i quali poi gli scultori industri fanno apparire meravigliose immagini, che sotto roza ed informe scorza stavan ascoste”.