Freddo a luglio
- Editore:
Fanucci
- Collana:
- Collezione ventesima
- Traduttore:
- Carlotti G.
- Data di Pubblicazione:
- 29 aprile 2010
- EAN:
9788834715994
- ISBN:
8834715993
- Pagine:
- 245
- Formato:
- rilegato
Descrizione Freddo a luglio
A luglio, in Texas, può succedere qualunque cosa. Persino che faccia freddo: nell'anima. È una notte bollente, e un ladro irrompe nella casa di Richard Dane, un pacifico corniciaio. Un colpo di pistola, del sangue, un morto. Legittima difesa, ma la vita del tranquillo artigiano e della sua famiglia è sconvolta dalla violenza di un evento imprevisto e inevitabile. Poi accade qualcosa di strano: iniziano le minacce, il padre del delinquente, dal passato turbolento, promette vendetta: per un figlio si può fare qualunque cosa. La polizia non sembra turbata, eppure si comporta in modo sospetto, forse perché nella sonnolenta provincia texana si profila l'ombra del crimine organizzato... Una spirale da incubo, un'odissea di colpi di scena, un viaggio negli anfratti più scuri ed efferati della psiche...
Recensioni degli utenti
Freddo a luglio-21 luglio 2011
Ottimo giallo, tuttavia l'autore ha troppi alti e bassi stilistici. La trama è ricca di colpi di scena anche se in alcuni punti non è completamente credibile (soprattutto nella trasformazione di un pacifico corniciaio in pistolero). Lo stile è buono, il libro scorre. Mi piacerebbe dare un voto anche più alto, ma mi sembra che sia il tono sia l'approfondimento psicologico dei personaggi siano un po' leggeri. La cosa migliore è sicuramente l'ingresso di Jim Bob Luke che dà un tono tutto diverso alla storia, mentre altri caratteri potenzialmente interessanti, come quello di Price, restano abbozzati e manca anche un minimo chiarimento finale tra padre e figlio.
Teso e avvincente, un ottimo libro!-2 settembre 2010
Un thriller febbrile e adrenalinico che sarebbe piaciuto a Sam Peckinpah. Una storia che comincia in sordina e prende una svolta imprevedibile con un guizzo di genio dell'autore, vero maestro nel costruire personaggi complessi che rifuggono da qualsiasi traccia di banalità.