Descrizione Francesco Marmitta
I Trionfi del Petrarca ora a Kassel, il Messale di Domenico della Rovere a Torino, l'Offiziolo Durazzo a Genova, il San Quintino trafugato da Napoleone ora al Louvre: tre codici, una pala, quattro tappe ben distinte della parabola notevole dell'artista parmense, una personalità della storia dell'arte italiana praticamente dimenticata, un artista difficile ed elusivo. Eppure l'opera del Marmitta fa sicuramente parte dei tesori della miniatura italiana e si colloca in primo piano tra gli stupendi codici che, tra il Quattro e il Cinquecento, vennero commissionati ad artisti molto ricercati. In questa monografia cinque storici dell'arte scrutano la sua pesronalità.
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