Frammenti di un'adolescenza

Non può esserci altro titolo possibile per questa silloge se non "Frammenti di un'adolescenza". Francesca Nicolò racchiude in questo suo primo lavoro sprazzi di vissuto quotidiano, di emotività. Senza cercare forzatamente un immediato filo conduttore, se non l'adolescenza stessa, l'opera appare una raccolta di momenti, un frammento, appunto, di vita e, in particolare, della vita più pura, della vita giovane. Nell'adolescenza si vuole provare ogni cosa, ci si sente tutto ed il contrario di tutto allo stesso tempo, si cambia idea di continuo, spaziando ovunque: è il momento della vita in cui ci si dedica totalmente a qualcosa credendo che sarà per sempre. Ma poi, un momento dopo, un altro pensiero, un'altra credenza diventa più forte. Analogamente, la silloge si apre a ventaglio sul mondo, cercando di inglobarlo il più possibile. L'autrice si butta a capofitto in un'emozione, in un avvenimento, e lo racconta, lo grida, lo vive. Un attimo dopo, il racconto si fa più tenue, più dolce e lo sguardo e la penna si rivolgono altrove.